Napoli: inaugurato il progetto “Lab-house”

IMG_20150326_171521068_HDRFormazione, counseling, progettazione, riqualificazione urbana, laboratori gastronomici e di teatro. Queste sono alcune delle azioni del progetto “Lab-house”, inaugurato ieri, giovedì 26 marzo 2015 alle ore 17,00, nello Spazio Incontro, sito a Napoli presso Vico Santa Maria Vertecoeli, 6.
Sostenere la cittadinanza attiva del cittadini di origine straniera è l’obiettivo principale del progetto “Lab-house”, finanziato dal Ministero dell’Interno a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi 2007-2013 e promosso da LESS Impresa Sociale Onlus in partenariato con Comune di Napoli; N:EA(Napoli: Europa Africa ); Opera Don Calabria – Napoli; I.C. Volino-Croce-Arcoleo; A.I.U.D.U. – Associazione di Volontariato “Unione delle Donne Ucraine in Italia”; Associazione Comunità Somala in Italia; Associazione Culturale Islamica “Zayd Ibn Thabit”.

Nel corso dell’incontro sono state illustrate le attività di “Lab-house” che nei prossimi mesi saranno messe in atto per favorire le proposte, le azioni e l’integrazione delle comunità migranti residenti a Napoli e provincia.

“Lab-house è un progetto diversificato, concepito per favorire il dialogo interculturale – illustra Marika Visconti, Presidente di LESS Impresa Sociale Onlus – Attraverso la formazione e le consulenze tecniche, offerte dai nostri operatori, le comunità migranti potranno progettare la crescita, la promozione e il loro sviluppo organizzativo. Così potremo sostenere le associazioni di stranieri che spesso non conoscono gli strumenti che le istituzioni mettono a loro disposizione”.
Nei mesi di aprile e maggio partiranno tre corsi di formazione per far acquisire ai cittadini stranieri le competenze sull’organizzazione e gestione di associazionismo no profit e la pianificazione del Fund Raising. I corsi inizieranno ad aprile nello Spazio Incontro di Vico S.Maria Vertecoeli e nell’Istituto IC-CTP ”Volino-Croce-Arcoleo”. Oltre ai corsi, nella struttura di Vertecoeli sarà aperto tutto i giorni fino al 30 giugno dalle ore 10:00 alle 18:00 lo Sportello di orientamento e consulenza per informare i cittadini stranieri sulle forme associative esistenti e sulle pratiche burocratiche. Inoltre verranno fornite consulenze per lo sviluppo e crescita delle associazioni di migranti già esistenti. Lo sportello offre supporto nell’elaborazione di idee e nella ricerca di bandi europei e nazionali. Durante l’orario di sportello le comunità migranti potranno allestire lo Spazio Incontro per l’organizzazione di feste, eventi e riunioni.

”Favorire la cittadinanza attiva delle associazioni di migranti affinché possano dare il proprio contributo alla vita civile della comunità urbana è il nostro principale obiettivo – spiega Luigi Mete, N:EA(Napoli: Europa Africa) – Per discutere assieme alle comunità migranti, ai rappresentanti degli Enti Locali sulla cittadinanza, il lavoro e l’ambiente, saranno avviati i Focus Group nelle quattro municipalità della città di Napoli con la più grossa presenza di cittadini stranieri. Negli stessi quartieri saranno istituite, anche, le Case dell’Intercultura individuare, assieme alle associazioni migranti, i nodi difficili della convivenza tra popolazione autoctona ed immigrata”. Le municipalità coinvolte nel progetto “Lab-house” sono la seconda (Avvocata- Montecalvario- Mercato- Pendino- Porto- S. Giuseppe), la terza (Stella -S. Carlo all’Arena), la quarta (S. Lorenzo- Vicaria -Poggioreale -Zona industriale), la sesta (Ponticelli -Barra- S. Giovanni a Teduccio).

“In questo progetto è evidente lo sforzo di far incontrare le comunità migranti con quelle locali – dice Luca Molon, Opera Don Calabria – A questo fine i Laboratori di Scambio Solidale saranno un’occasione per socializzare e conoscere le diversità culturali; comprendendo le differenze, si assaporano anche i colori. La conoscenza delle culture, infatti, passa attraverso la tavola, l’urbanistica, il palcoscenico di un teatro”.
Le azioni dei laboratori sono divise in aree: Gastronomia: per ritrovare e scoprire le caratteristiche di gusti e tradizioni etniche e italiane; Osservazione della città: percorsi turistici per raccontare i luoghi di ritrovo e di trasformazione urbanistica; Riqualificazione urbana: Azioni di “Clean-up” per individuare le incurie e il degrado nei quartieri. Saranno promossi anche il Laboratorio Teatrale e la Comunicazione dell’Interculturale per favorire una “contaminazione” di pensieri e storie non solo comunitarie ma anche personali.

“Sottolineo l’aspetto del progetto che riguarda la formazione – Nataliya Trybushuk, A.I.U.D.U.- Associazione di Volontariato “Unione delle Donne Ucraine in Italia – solo con la formazione i migranti potranno inserirsi nel mondo del lavoro e dare il proprio contributo alla città che l’ha accolto”.

“Nel progetto “Lab-house” vi è una forte attenzione al territorio napoletano – conclude Roberta Gaeta, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli – tutte le azioni mirano ad integrare le comunità migranti affinché contribuiscono alla ricchezza del nostro territorio. Il senso di appartenenza dei cittadini stranieri verso Napoli è molto forte e, dunque, dobbiamo riuscire a dare tutti gli strumenti necessari perché vi sia un continuo confronto per favorire lo sviluppo e la crescita di tutta la città”.

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