Castellammare, Gragnano e Pompei, infatti, sono molto legate all’acqua: se solo si pensa alle 28 fonti stabiesi, al mare oppure ai mulini gragnanesi che hanno poi dato vita all’arte bianca che ha reso la città della pasta famosa in tutto il mondo, per non parlare del Sarno fiume vicino al quale fu costruita l’antica Pompei.
Dopo il successo della prima edizione, quest’anno i Lions stanno registrando un aumento dell’interesse per l’iniziativa, sia da parte della società civile che da parte delle istituzioni.
Per il secondo anno, la Banca Stabiese, i Comuni di Castellammare e Pompei, la Capitaneria di Porto hanno dato la propria disponibilità ad esporre presso le loro strutture tutte le fotografie che perverranno alla commissione esaminatrice.
Il concorso si concluderà con un evento in programma la sera del 15 maggio, quando è prevista la cerimonia di premiazione presso l’Hotel dei Congressi di Castellammare di Stabia.
“La fotografia, si sa, è un’arte – spiegano gli organizzatori – e l’arte nel suo significato più ampio è ogni attività umana che, grazie ad abilità innate o acquisite, produce forme di creatività e di espressione estetica. Ma la fotografia è anche e, forse soprattutto, la capacità di trasmettere emozioni e messaggi soggettivi. Abbiamo voluto in concorso assolutamente “open”, cioè aperto a tutti: esperti, dilettanti, neofiti, giovani e meno giovani”.
Ecco appunto i giovani_ “Da anni i Lions sono attenti all’universo giovanile. Ci piacerebbe – aggiungono – che attraverso la fotografia i nostri ragazzi potessero sviluppare la loro creatività, la loro fantasia, da soli o in gruppo e imparassero ad osservare la realtà che li circonda con l’occhio attento del fotografo. Bello sarebbe – concludono gli organizzatori – se imparassero ad andare oltre i selfie”.
Angela Donnarumma