Bagnoli: tra degrado e ‘a nuttata che non passa

bagnoliNon decolla la periferia di Napoli e con lei  nel più bieco oscurantismo vegeta una Bagnoli violentata da chi oggi dovrebbe con ogni mezzo prodigarsi a “salvare il salvabile” memore delle responsabilità dirette che hanno determinato  un simile scempio sociale. Sporcizia, degrado, camorra, bullismo : a Bagnoli non manca niente del peggio di quelle che potrebbero e dovrebbero essere oasi felici di una città come Napoli capitale del mediterraneo. Scellerate politiche industriali hanno per decenni inquinato un ‘area che a suon di patologie oncologiche e decessi prematuri ha pagato a caro prezzo l’incoscienza di chi avrebbe dovuto vigilare, tutelare, preservare e non l’ha fatto.

Con quale ardire il sindaco di Napoli  Luigi De Magistris  riesca ancora a parlare di certi luoghi è ad oggi un mistero : occorrerebbe invece identificare i colpevoli, compiere attento esame introspettivo e vergognarsi di aver contribuito con la propria incapacità alla morte economico-sociale del territorio. Perché le piazze di spaccio sono sotto gli occhi di tutti così come i lidi abusivi nei quali vendere altrettanto illegalmente bevande alcoliche a pochi metri dal commissariato di polizia di Bagnoli. In qualsiasi località civile una simile evidenza avrebbe comportato immediate conseguenze : a Bagnoli invece tutto prosegue come se niente fosse mai accaduto, vegetando forse nell’attesa di un salario ( famoso 27) che in fondo va e viene a prescindere dall’impegno profuso nell’esercizio di funzioni pubbliche finalizzate ( sulla carta) alla difesa della legalità e del vivere civile.

Allora perché meravigliarsi ancora dello sbandamento giovanile, dell’alienazione di adolescenti relegati in casa e ipnotizzati da videogiochi di un tale realismo da sostituire alla scarna realtà quotidiana meravigliosi scenari avventurosi. In questo guano dove siano e cosa facciano le associazioni, l’istituzione scuola e i servizi sociali proprio non lo si riesce a comprendere.

Perifrasando il grande Eduardo De Filippo potremmo supporre che a Bagnoli e in tutta la periferia partenopea non deve solo “passare la nottata” ma addirittura la perpetua eclissi nella quale da troppo tempo agonizza una vasta e popolatissima realtà urbana.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.