Castellammare, in aula per il bilancio. Melisse: “sarò assente”

foto eduardo Melisse“Non sarò in aula questo pomeriggio per il voto sul bilancio. In coerenza assoluta con l’atteggiamento politico tenuto in questi mesi. A chi scrive o rappresenta cose assurde, ricordo infatti che il patto elettorale sottoscritto al ballottaggio prevedeva punti chiari da realizzare nell’interesse dei cittadini. Punti che il governo della città, guidato da Nicola Cuomo, ha ignorato e non realizzato”. Lo ha detto il consigliere comunale di Castellammare Eduardo Melisse.
“Ricordo a chi parla a vanvera che mesi fa mi sono dimesso da presidente della commissione consiliare urbanistica in coerenza a un percorso critico nei confronti dell’amministrazione comunale. Lo so che sono cosa rara in politica le dimissioni, ma nel mio caso sono state formalizzate e portate avanti.
In questi giorni di grande indecisione, se avessi voluto, avrei potuto ottenere tornaconti personali accettando il pressing che veniva da parte della maggioranza ancora fedele al sindaco. Ma non è il mio stile e la mia politica. Resto fedele a quanto detto mesi fa: il patto sottoscritto per il ballottaggio non è stato portato avanti. E questo ha determinato la rottura. Non mi interessano gli incarichi che mi sono stati offerti, la politica dello scambio. Mi interessavano i punti del programma che riguardavano gli interessi dei cittadini e delle periferie: quei punti sono, purtroppo per tutti, rimasti lettera morta. Da mesi non partecipo a riunioni di maggioranza, non vi è condivisione di nulla. Ho apprezzato la definizione di questi giorni da parte di un consigliere di maggioranza che ha parlato di “un uomo solo al comando”. Ovviamente, aggiungere, insieme all’immancabile “cerchio magico”.

La verità, invece è un’altra: il sindaco Cuomo governa con una maggioranza diversa uscita dalle urne. Ha accettato, in cambio di non so cosa, il voto di persone che in campagna elettorale lo hanno attaccato e contestato pur di governare.
Alle primarie, con i due maggiori esponenti di questa rappresentanti esposti in prima persona i Nicola al quadrato, sono andati al voto poco più del 3% degli aventi diritto al voto. Quello poteva essere un segnale per aprire un confronto e cercare di ripartire. Ma evidentemente al sindaco bastano i voti di qualche transfuga del centrodestra per continuare il suo governicchio che accumula ritardi e fallimenti.

In questo gioco al massacro per la città la mia posizione è chiara: non sono in questa maggioranza e non voterò un bilancio che non mi appartiene politicamente. Per questo scelgo di non partecipare alla seduta di questo pomeriggio. Il sindaco si assuma le sue responsabilità”.

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