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Continua il tour di Sel nei quartieri: tappa al rione Cicerone

foto sel ciceroneContinua il viaggio nei quartieri di Castellammare di Stabia promosso dal circolo di Sinistra Ecologia Libertà.

L’obbiettivo, come abbiamo già avuto modo di specificare, è quello di provare a dar voce al disagio e al senso di abbandono in cui sono costretti a vivere tanti cittadini stabiesi.

La seconda tappa di #SELTIASCOLTA TUOR” è stata nel rione Cicerone: “Questa iniziativa è importate perchè finalmente c’è qualcuno che ci ascolta, qualcuno che ci viene a chiedere di cosa abbiamo bisogno!”, sono state queste le parole di Franco, un muratore in pensione.

 “Stiamo provando a mettere in campo un’iniziativa diversa rispetto a quelle che solitamente siamo abituati ad organizzare” dice Pasquale Forillo, dirigente dei giovani SEL, “siamo venuti qui per ascoltare, per fare noi le domande ai cittadini che, nonostante l’ovvia reticenza nei confronti dei partiti, ci dedicano qualche minuto del loro tempo. Sembra banale, ma una forza politica per essere incisiva ha bisogno di conoscere la realtà che ha l’aspirazione di cambiare. Oggi abbiamo raccolto le denunce dei cittadini e abbiamo visto con i nostri occhi i disagi con cui sono costretti a convivere quotidianamente, nei prossimi giorni proveremo a trovare, insieme al nostro gruppo consiliare, una soluzione”.  

“Il Cicerone e il San Marco, sono quartieri “roccaforte” di tanti esponenti politici di questa città” sottolinea Nunzio Aponte, coordinatore dei giovani SEL, “forse ci camminano solo durante la campagna elettorale, per questo non si sono accorti del modo indegno con cui sono stati fatti i lavori di manutenzione ordinaria delle strade, forse è per questo che non hanno avuto modo di notare le erbacce che ostacolano il passaggio nelle villette ed i rami potati lasciati all’intemperie e che occupano persino i posti auto. E non parliamo dei lavori di scerbatura che sono stati effettuati malissimo, tant’è vero che i pini che si trovano in prossimità del campetto, proprio perché potati male, stanno seccando”.

 

“Anche la Villa Gabola, che dovrebbe rappresentare uno dei punti di forza del quartiere, continua a non essere sfruttata. Attualmente quello spazio, aperto per pochissime ore al giorno, non offre alcun servizio, se non qualche giostrina per i bambini e qualche panchina su cui potersi accomodare” dice Michele Starace, coordinatore cittadino di SEL. “Il gruppo dirigente che mi ha preceduto, riuscii ad inserire nelle linee programmatiche del Centrosinistra, una proposta che riguardava la valorizzazione del patrimonio di Villa Gabola: far diventare quello spazio, attraverso l’utilizzazione dei fondi europei, un centro per la creatività giovanile all’interno del quale destinare spazi per la creazione di una sala di registrazione, di una sala per le proiezioni e per la ciclofficina popolare. Purtroppo l’amministrazione comunale ha abbandonato questi temi dimostrando, ancora una volta, di non avere in mente una chiara idea di città ”.

 

“Io ricordo ancora le parole che usava Nicola Cuomo durante la campagna elettorale, quando diceva che non voleva più sentir parlare di periferie perché quel termine, negativo e ghettizzante, non era adatto a descrivere parti di città che dovrebbero, invece, essere considerati come ricchezze” afferma Giuseppe Giovedì, capogruppo di SEL in Consiglio Comunale, “ Mi sembra che nulla sia stato messo in atto per valorizzare e rendere funzionali e vivibili i nostri quartieri. Mai ci siamo confrontati in Consiglio Comunale su un’ipotesi di rilancio, su un’idea da mettere in campo per la nostra comunità. Caro Sindaco, le periferie sono rimaste… periferie. Queste iniziative sono positive ed anche gli altri partiti e le istituzioni dovrebbero prenderle ad esempio, magari pensando a fare dei Consigli Comunali itineranti che consentano ai cittadini stabiesi di potersi confrontare direttamente con l’amministrazione comunale”.

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