Savoia, Torre Annunziata… “Miseria e nobiltà”

torre annunziata Stadio-GiraudSabato sera al cine teatro Politeama, il gruppo “Attori per caso” ha proposto la meravigliosa commedia “Miseria  e nobiltà”. Sono andato a vederla, per gustarmi le battute di quella che ormai è un classico del teatro napoletano. Miseria e nobiltà… bellissime parole, molto adatte per la nostra sorprendente città, quante riflessioni si fanno nel raffrontare queste parole. La miseria, quell’imbuto nel quale spesso sprofondiamo, non appena pensiamo alle tante cose che non vanno, che non funzionano, che non si apprezzano, che non si conoscono nè si valutano.

La nobiltà, altro termine per cui basta mettere all’inverso le stesse riflessioni anzi dette e non parlo del passato, sarebbe troppo facile rifugiarsi nei ricordi e trarne motivi di insuperato orgoglio, ma tant’è: acqua passata non macina grano. E poi, e poi, arrivano note stonate in tutti i campi, non ultimo il Giraud, tempio moderno del calcio torrese, casa del mitico Savoia, anche se ora attraversa un momento difficile, ma forse qualche luce si comincia a vedere.

Le frustrazioni sono sempre dietro l’angolo, lo Stato, ora interviene, vietando la visione della gara, non solo ai materani  (così come aveva fatto con i Savoiardi all’andata) ma anche ai possessori torresi del biglietto.

Pensavo di averle viste tutte, credevo che le decisioni degli ultimi 58 anni fossero al completo… mi sbagliavo, oggi entrano solo gli abbonati. Non riesco a capire il senso di tutto ciò, posso solo pensare e le supposizioni, non chetano l’anima.

Lassù qualcuno non ci ama, ma non lassù, tra le nuvole, bensì molto più giù, magari dietro qualche scrivania, dove pensare al bene di tutti non è possibile, allora ci vuole chi deve pagare.  Spero in un rinsavimento e mi affido solo alla logica, al cervello, che almeno ora possa riprendere il suo equilibrio e non castigare chi non ha colpa.

Ernesto Limito

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