Ad Ottaviano è stato il giorno delle lacrime, degli applausi, dei ricordi: il giorno di Pasquale Prisco, giovane imprenditore ottavianese morto una settimana fa, ucciso due carabinieri che avevano messo a segno una rapina al supermercato “Etè” di proprietà della sua famiglia.
Un lungo corteo un centinaio di persone, decine di macchine stracolme di corone di fiori e tantissima gente ad ogni angolo delle strade toccate dal corteo, ha accompagnato il feretro di Pasquale Prisco dalla casa in via Ferrovie dello Stato fino alla chiesa parrocchiale di San Gennarello. In piazza, le bandiere del Napoli con sopra la sua fotografia.
La chiesa parrocchiale non è riuscita a contenere l’immensa folla accorsa per i funerali.
Il rito funebre è stato celebrato dal Parroco Don Raffaele Rianna. “Ottaviano oggi piange un suo figlio che si alzava alle quattro del mattino per andare a lavoro.
Il mio pensiero va innanzitutto alle tre figlie”, ha detto il sindaco Luca Capasso, visibilmente commosso prendendo la parola all’inizio del rito funebre . “Questa morte e le circostanze con cui è maturata ha segnato il territorio e la comunità. Siamo sgomenti, ma dobbiamo affidarci alla fede e all’amore di Dio”, ha spiegato don Raffaele Rianna nella sua omelia