Perché allora non promuovere tale encomiabili testimonianze di efficienza da anteporre al fatalismo rinunciatario e al qualunquismo spicciolo di buona parte della società civile locale. Si svegli il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e lo faccia in nome di un buon senso che non può deficitare a chi ha l’onore di rappresentare pubblicamente la capitale del mediterraneo. Basta con l’immondizia, con la prevaricazione violenta del sistema mafioso e soprattutto con l’emarginazione giovanile che in determinate realtà assume cifre da capogiro.
Eroi del quotidiano : questo esplicito complimento è esteso a quanti, commercianti e imprenditori, hanno avuto il coraggio di osare, di sfidare il “sistema clientelare” restando e investendo negli amati luoghi natii. Indispensabile appare l’apporto di questi valorosi lavoratori ( oltre che portatori di occupazione) ai fini del potenziamento socio – economico di aree metropolitane che hanno tanto da raccontare in termini storici e culturali.
In una realtà urbana dove spesso lo Stato è latitante, dove le associazioni stentano a decollare e le parrocchie appaiono spesso in ombra non si può che sperare in un esame di coscienza della classe politica indigena. Non si possono abbandonare le nuove leve a se stesse ne ridurre buona parte della periferia partenopea a ghetto amorfo e spento da amministrazioni incapaci. Della serie :perifrasando il principe Antonio De Curtis diremmo che “imprenditori si nasce” e a Bagnoli, per fortuna, in molti lo nacquero…..
Alfonso Maria Liguori