Amatori Rugby, torneo Colorno

rugbyEROI, l’unica definizione che calza a pennello ai  ragazzi under 16 del Rugby Torre. Gli allenatori ed i dirigenti vengono a conoscenza tramite e-mail inviatagli una settimana prima della partenza per Colorno, che le partecipanti risultano essere solo 10 squadre di cui 3 centri di formazione italiani (C.F. Parma, C,F, Modena/Reggio, C:F: Piacenza), 3 selezioni internazionali (Vineyard sud Africa, Stanies Inghilterra, RGC selezione del nord Galles) e solo 4 clubs (Colorno, Torre del Greco, Milano Rho e Lunigiana Rugby), purtroppo il raffronto appare immane prima dei fischi d’inizio. La chicca sulla torta, arriva quando gli allenatori vengono a sapere che:

  • di essere stati inseriti nel girone del C.F. Parma F. Piacenza (uno dei migliori della regione), Vineyard e Staines, in poche parole un vero trattamento di favore (sigh!!!!);
  • che le squadre gallesi ed inglesi annoverano tra le loro file tutti i nati nel 1998 da settembre a dicembre poiché cosi previsto dalle federazioni di appartenenza (tesseramento settembre – agosto dell’anno successivo);
  • la richiesta negata di avere le pari opportunità anche per il Torre ovvero di poter inserire i propri atleti nati nel 1998 da settembre a dicembre;

A tal punto dopo che la macchina dell’organizzazione corallina era già attivata, i ragazzi, dopo aver avuto queste belle notizie, decidono comunque di partire. La partenza dei ventuno atleti inizia nel peggiore dei modi, due ragazzi rimangono a Torre a causa del virus influenzale (Santangelo Alfonso mediano d’apertura e Scognamiglio Ettore Capitano n.8) due pedine importanti. La prima giornata inizia con il match nei confronti del C.F. Parma (uno dei migliori della regione), dopo la prima meta subita, un’incursione del torre porta in meta Iorio che esulta in mezzo ai compagni di squadra, dopo poco attimi un grosso infortunio (frattura scomposta del setto nasale poi operata sabato mattina agli ospedali riuniti di Parma) dell’estremo Caputo Daniele crea un black out alla squadra che perde 36 a 5, poi dopo poco il Torre incontra il C.F. Piacenza da cui subisce la seconda sconfitta (26 a 0). Nel pomeriggio, unica buona notizia è il rientro in squadra del mediano d’apertura di Santangelo Alfonso che stoicamente, accompagnato da genitori che venivano al torneo, riesce a raggiungere Colorno. Il Torre nel pomeriggio incontra i sudafricani del Vineyard Boys Rugby, la squadra combatte come leoni ma il raffronto tecnico è rilevante ma i leoni difendono il territorio perdendo 36 a 0. L’incontro clou è quello con la selezione del nord Galles (vincitori del Torneo) dove nei primi 5 minuti si vedono azioni eclettiche da ambo le parti, ma il diavolo ci mette lo zampino, e Sannino Raffaele, spina nel fianco della mischia gallese subisce un brutto infortunio (frattura di un ossicino del gomito che lo costringe al ricovero presso gli ospedali riuniti di Parma, dovrà essere sottoposto ad operazione chirurgica martedì presso il Cardarelli di Napoli), ennesimo black out ed il Torre si siede e perde 52 a 0.

amatori torreEcco i riusltati della prima giornata:

C.F. Parma – Torre del Greco 36 – 5

C.F. Piacenza – RGC 0 – 17

C.F. Parma – Vineyard Boys Rugby 0 – 19

C.F. Piacenza – Torre del Greco 26 – 0

RGC – Vineyard Boys Rugby 33 – 0

C.F. Parma – C.F. Piacenza 10 – 12

Torre del Greco – Vineyard Boys Rugby 0 – 36

RGC – C.F. Parma 33 – 0

C.F. Piacenza – Vineyard Boys Rugby 7 – 10

Torre del Greco – RGC 0 – 52

La seconda giornata inizia con il clamoroso ritiro del centro di Formazione di Parma (dovuto ad una serie di infortuni che ha dimezzato la squadra), il Torre incontra i padroni di casa e riesce a mantenere il risultato fermo sullo 0 a 0 poi nel secondo tempo subisce tre mete dai casalinghi. Il secondo match contro i fratelli del Lunigiana rugby dove il Torre vince con due meta a 0 (14 a 0) meta di Iodice e Gallo. Il terzo match è il remake del giorno prima contro il C.F. di Piacenza, questa volta i corallini giocano alla grande costringendo il centro di formazione di Piacenza alla difensiva e solo nel finale il Piacenza riesce a fare una sola meta chiudendo il match sul 7 a 0. L’ultimo match della giornata è contro il Rho Milano che riesce a mettere a segno subito una meta ma immediatamente si chiede in difesa subendo l’aggressione su tutto il fronte dai leoni corallini, l’attaco corallino è talmente opprimente che l’arbitro di gara è costretto a cacciare con il rosso diretto due milanesi, ma il diavolo continua a punzecchiare il Torre ed allo scadere del tempo regolamentare, quando l’area di meta milanese è a pochi millimetri una mano del Rho in una ruck (non vista dall’arbitro) ruba l’ovale dal raggruppamento ed un preciso contrattacco porta sul finale il Rho Milano sul 10 a 0. Il Torre finisce il torneo all’ottavo posto davanti al Lunigiana Rugby ed al centro di formazione del Parma.

Abbiamo raccolto le dichiarazioni dei coachs Losciale Salvatore e Gaudino Filippo: ”Questo Torneo per i nostri ragazzi è stata un’esperienza incredibile, si sono scontrati a viso aperto contro centri di formazione e selezioni estere senza mai abbassare lo sguardo o ritirasi dalla lotta, il gap tecnico era abnorme, la differenza di età pure, il rammarico maggiore nostro è stato il non aver avuto le pari opportunità con le selezioni estere, in quanto potevano benissimo autorizzare la nostra richiesta di utilizzo di giocatori nati nell’ultimo quadrimestre del 1998, come è successo con le selezioni estere. Quando siamo invitati a tornei esteri sono perentori nell’ utilizzo delle classi di età degli atleti, non capisco perché hanno autorizzato questo gap di età, sapendo che già il loro livello tecnico è molto alto? Questo mi fa pensare che il Colorno pur di dare la valenza di torneo internazionale, abbia autorizzato l’impossibile. Noi tecnici, da quando è stato istituito questo Torneo abbiamo sempre partecipato, perché riconoscevamo in questo, un raffronto positivo di conoscenza tra i club, che come noi, attuano dei percorsi didattici formativi, iniziando con atleti che partono dalla base. Il raffronto di un club con i centri di formazione non ha nessun senso in quanto quest’ultimi non partono dalla base ma prelevano i migliori giocatori dalle squadre della provincia e da squadre che militano nel girone elite. Infatti il risultato finale da ragione  a quello che viene detto, dal 6° al 9° (6° Colorno, 7 Milano Rho, 8° Torre del Greco, 9° Lunigiana Rugby, 10° posto al C.F di Parma ritirato) si sono classificati tutti i club mentre i centri di formazione e le selezioni estere si sono classificate dal 1° al 5° posto. Forse era molto più utile fare un girone di club ed un girone per i centri di formazione? Mi rattrista dirlo, ma l’elevato numero di infortuni fanno capire che la differenza di livello era enorme. Alle nostre rimostranze al comitato organizzatore, ci è stato detto che questo raffronto è positivo per i nostri atleti, e questo potrebbe anche essere condiviso, ma come mai il Colorno non ha condiviso questa esperienza inserendosi in un girone di sole squadre di clubs?

Ai lettori l’ardua sentenza. Per cui penso che sia in dubbio la nostra partecipazione al prossimo torneo organizzato dal Colorno, se le regole non vengono adeguate ai canoni nazionali, in quanto da un torneo cosi composto noi tecnici non abbiamo acquisito nulla di positivo di quanto già attuato. Adesso è importante focalizzare il tutto sui veri artefici di questo Torneo, gli atleti, i nostri leoni scesi in campo. La tenuta atletica è stata precisa ed adeguata, in quanto le squadre avversarie sono uscite dal raffronto con noi stremate. Abbiamo avuto qualche problema in touche ed in mischia per la prestanza fisica degli avversari. Il secondo giorno scontrandoci con i club abbiamo fatto vedere la nostra valenza, ma la mancanza di Sannino e Caputo, mediano di mischia ed estremo, si sono fatte sentire. I rimpiazzi si sono dovuti velocemente adeguare ma si sa che il ruolo viene cucito addosso. La definizione di eroi non sembra esagerata, i nostri atleti hanno sempre dato il massimo contro formazioni blasonate, dove chiunque avrebbe deposto le armi. Con il cuore in mano, posso dire di aver avuto 20 guerrieri in campo e noi coach siamo fieri di allenare questo gruppo di atleti. Ora pensiamo a chiudere queste due giornate di campionato ed al trofeo C.A.L. alle porte”

Formazione: Iodice Luigi, Primavera Pierpaolo, D’Avino Armando, Colantuono Simone, Raiola Alessandro, Bonsanto Alessio (Cap.), Ascione Bernardo, Borrelli Vincenzo, Sannino Raffaele, D’Urzo Riccardo, Santangelo Alfonso, Palma Luigi, Iorio Luigi, Ottaviano Salvatore, Caputo Daniele, Pulimeno Davide (V.Cap.),  Friano Valerio, Serpe Davide, Chianchiano Alessandro, Gallo Marco.

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