La recente interrogazione parlamentare avviata dal Movimento Cinque Stelle, ripresa da alcune testate giornalistiche campane, anche online, ha riportato l’attenzione sul cosiddetto “Cimitero delle gomme” di Scisciano (NA), che per quanto riguarda Ecopneus ha rappresentato un positivo esempio di intervento che ha portato alla rimozione totale dei Pneumatici Fuori Uso ivi giacenti da oltre vent’anni: 8.484 tonnellate, pari a quasi 1 milione di pneumatici per autovettura.
Sulla base di un accordo con il Comune di Scisciano – in cui sono stati definiti tutti i dettagli dell’operazione – nel mese di ottobre 2013, Ecopneus ha fatto prelevare, tramite 500 missioni di mezzi, tutto il materiale classificato nel codice CER (che per legge classifica le diverse tipologie di rifiuti e ne determina la corretta modalità di gestione) 16.01.03, afferente alla competenza di Ecopneus.
Il costo dello svuotamento è stato integralmente a carico di Ecopneus, per un totale di quasi 2 milioni di Euro, rimanendo a carico dell’Amministrazione i soli costi di apertura e presidio del sito durante le operazioni; a fine lavori è stato rilasciato dal Sindaco un certificato di fine lavori, attestante la completa rimozione di tutti i Pneumatici Fuori Uso presenti nel sito.
Ogni altro rifiuto diversamente classificato per legge (tra cui i pneumatici parzialmente bruciati) esulano dalle attività previste nella autorizzazione di Ecopneus, secondo quanto stabilito dal DM 82/2011, che ne definisce il perimetro di azione e la responsabilità: non sono stati e non potevano essere quindi oggetto del suddetto intervento.
L’attività straordinaria descritta, affianca la quotidiana attività ordinaria di Ecopneus presso circa 40mila gommisti, autofficine, stazioni di servizio in tutta Italia, con il prelievo gratuito di PFU. Nel 2014, Ecopneus ha gestito, solo in Campania, 22.956 tonnellate di PFU e ben 252.314 tonnellate su tutto il territorio nazionale.