“Rigurgiti che tornano a farsi sentire con tutta la loro veemenza e, soprattutto, violenza. Non si puó piú parlare di contrasto politico laddove una pseudo ideologia diventa ragione giustificatrice di atti ai limiti della ragionevolezza che ledono le libertá e i diritti altrui”. E’ quanto si legge in una nota del circolo dei Giovani di Sel di Castellammare di Stabia a seguito dell’aggressione subita da alcuni volontari dellc a Ciclofficina popolare “Viviani”, di cui uno finito in ospedale con diversi punti di sutura al capo, e sui cui sta indagando la Ps di Castellammare.
L’aggressione alla ciclofficina verificatosi ieri sera é un campanello d’allarme che deve tenerci desti e consapevoli del suo valore intrinseco. Si é trattato di un attacco ad un luogo in cui si cerca di produrre qualcosa di costruttivo, un colpo di spranga alla volontà di ragazze e ragazzi e alla passione che mettono nel fare di quelle quattro mura una sede distributrice di cultura e iniziative positive, uno schiaffo alla parte pulita e vivida di questa cittá.
In giorni in cui a livello nazionale si discute ancora degli scontri alla scuola Diaz, di quella violenza inaudita e vergognosa, continua ad essere protagonista la prepotenza, la volontá usurpatrice di chi, imbracciata un’arma, crede di poter dominare, di poter vincere, di poter cancellare idee e progetti semplicemente con la forza fisica.
Siamo vicini agli amici della Ciclofficina, con la convinzione forte e assoluta che non si lasceranno intimidire da un simile atto bieco e meschino, che non si fermeranno davanti al raid dei nemici del pensiero, perché se é vero che la violenza zittisce momentaneamente il dialogo, é altrettanto vero che le parole e le idee di pace, integrazione e solidarietà, vincono contro ogni tipo di arma”.