Quelli delle biciclette, quelli della ciclofficina o ancora quelli di radio Asharam. I ragazzi dell’associazione culturale Gli Amici della Filangieri sono chiamati in tanti modi perché sono tante le iniziative che portano avanti. A Castellammare tutti li conoscono, soprattutto da quando nell’estate 2011 organizzarono la prima campagna di sensibilizzazione all’uso della bicicletta, la famosa “E mò pedala”.
Un’associazione nata nei locali della biblioteca comunale Gaetano Filangieri con l’idea di vivere quegli spazi, all’epoca dimenticati dalla stessa amministrazione comunale. Le pareti cadevano a pezzi, le aiuole abbandonate e c’era polvere ovunque. I giovani studenti, fruitori della biblioteca, decisero allora di reagire e fare qualcosa di concreto, unendosi pertanto in un’associazione di promozione sociale.
Le prime iniziative furono pungenti, la più famosa fu “dona un rotolo di carta igienica alla biblioteca” con l’obiettivo di denunciare l’assenza dei più semplici servizi essenziali, persino della carta igienica. Iniziative che hanno alzato il tiro dell’impegno civile fino a coinvolgere argomenti come la mobilità ecosostenibile. Impegno costante che ha portato alla nascita della ciclofficina popolare Raffaele Viviani, negli spazi comunali del Palazzetto del Mare a via Bonito e, ancor prima, alla creazione di una web radio nel bene confiscato alla camorra Asharam, nel quartiere Caterina. Una realtà associativa senza precedenti, anche e soprattutto per la sua capacità di coinvolgere molti giovani dell’intero comprensorio.
Per questo, e per molto altro, che Gli Amici della Filangieri sono conosciuti da molti a Castellammare, e proprio per questo che alla notizia della vile aggressione subita giovedì scorso che ha portato al ferimento di un giovane volontario, in tantissimi hanno espresso solidarietà partecipando all’open day di ieri con un’ apertura straordinaria della ciclofficina, tutto il giorno dalle 11 a mezzanotte, con attività e laboratori di ciclomeccanica. Dunque, in attesa di avere le prime risposte ufficiali dalle indagini condotte dal locale commissariato di polizia, i ragazzi della Filangieri, di radio Asharam e della ciclofficina Viviani, sostenuti da tante persone, hanno ripreso subito a pedalare.
“Non c’è rassegnazione né paura ma solo tanta voglia di far conoscere ancora di più la nostra Ciclofficina”, hanno scritto i volontari sulla pagina facebook, ringraziando tutti per la solidarietà espressa.
Carmine Iovine