Martedì 14 Aprile, alle nove e trenta, presso il Teatro Supercinema,con il contributo dell’Assessorato alle Politiche Sociali e Culturali della Regione Campania e il patrocinio del Comune di Castellammare di Stabia avrà luogo una Vetrina del Festival Viviani d’Impegno Civile organizzata dal Teatro Can-tiere Viviani, diretto dall’attore e regista Nello Mascia e dal drammaturgo e sceneggiatore Ernesto Dello Jacono.
Nel centenario dello scoppio della Grande Guerra l’evento intende coinvolgere le giovani generazioni in un momento di attenta riflessione sulle cause del devastante conflitto, senza trascurare il significato civile e morale del sacrificio offerto dalle popolazioni del Mezzogiorno in quel complesso, dram-matico scenario che investì l’Occidente e il resto del Mondo.
Ma perché La Vittoria, l’Inganno?
“Come dimostra con grande efficacia il film di Rosi, “Uomini contro” – rispondono Mascia e Dello Jacono – “in guerra, dietro le vittorie, c’è sem-pre un inganno, perpretato su carne innocente per soddisfare la voracità di pochi, che decidono per tutti e scendono in campo per conquistare nuovi mercati, sbocchi economici, terre fertili, risorse, giacimenti e ma-terie prime, favorendo peraltro in maniera esponenziale la produzione dell’industria bellica. La Grande Guerra rappresenta un’ennesima oc-casione, anche per i Savoia, di appagare le proprie mire espansioni- stiche: dopo isole egee del Dodecaneso, Tripolitania e Cirenaica, mi-rano alle cosiddette terre irredente, Trentino, Alto Adige, Trieste, Istria. Per raggiungere questo ulteriore obiettivo abbandonano la Triplice Al-leanza sottoscritta decenni prima con Austria e Germania e si schierano con fine opportunismo al fianco di Francia e Gran Bretagna: ma a prezzo del sangue di chi? A prezzo del sangue di seicentocinquantamila solda- ti italiani, di cui centottantamila meridionali. Ma l’opera di Rosi, pur ispirandosi al romanzo di Emilio Lussu, “Un anno sull’altipiano” e al-l’immane conflitto bellico che costò circa diciotto milioni di vittime fra militari e civili, va oltre la vicenda storica; è un film sulla sprovvedutezza e l’amoralità del Potere, sulla disumanità del combattere in una simbo-lica trincea, dove la vita di tutti è nella disponibilità di pochi, che l’am-ministrano iniquamente e senza ragione”.
Ospite speciale dell’evento lo scrittore e giornalista Pino Aprile, autore di “Terroni” e “Giù al Sud”, manifesto di una nuova storiografia contemporanea, che rilegge e interpreta le vicende del Mezzogiorno e del Paese da un’angolazione assolutamente illuminante e inedita.
“Non c’è bisogno di scomodare Elias Canetti (Potere e sopravvivenza) – afferma Aprile – “per capire che il valore che attribuisci agli altri è diret-tamente proporzionale alla facilità con cui te ne privi. Così, i primi che fai morire per lo Stato, in tempo di guerra, sono gli ultimi a esser con-siderati dallo Stato, in tempo di pace, nella distribuzione dei mezzi (trasporti, credito, scuole, sanità) che migliorano la vita dei cittadini e li mettono in grado di sfruttare le proprie doti e le risorse”.
Nel corso dell’incontro, cui parteciperanno gli studenti degli istituti superiori cittadini, il sindaco di Castellammare di Stabia, Nicola Cuomo, consegnerà allo scrittore una targa d’argento, importante riconoscimento al prezioso lavoro saggistico e giornalistico svolto negli ultimi anni da Aprile.