Lite familiare finisce in tragedia a Gragnano. Un 84enne G.F. gragnanese incensurato ha accoltellato la nipote a seguito di una lite e dopo essere stato arrestato, una volta mandato ai domiciliari, si è tolto la vita lanciandosi dal balcone di casa.
E’ il tragico epilogo di una giornata che ha sconvolto la città dei monti Lattari di Gragnano. I carabinieri della locale stazione di Gragnano erano intervenuti in un appartamento dove era stata segnalata con una telefonata al 112 una lite in famiglia. Lo zio ultraottantenne, in preda alla rabbia al culmine di una lite, ha preso un coltello da cucina e ha accoltellato la nipote di 43 anni che con la sua famiglia vive insieme a lui.
La vittima è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata all’ospedale di Castellammare di Stabia è stata medicata dai sanitari per tre ferite da punta e taglio al torace, al braccio sinistro e al dito anulare sinistro, ed è stata giudicata guaribile in sette giorni dai medici del nosocomio stabiese.
In particolare lo zio ha rimproverato la nipote per il fatto che, nonostante la ospitasse da alcuni anni con tutta la famiglia, aveva scarse cure ed attenzioni nei suoi riguardi. Il coltello da cucina, con una lama di 15 centimetri, è stato rinvenuto nell’abitazione e sequestrato. In tanto l’uomo arrestato con l’accusa di tentato omicidio dopo le formalità di rito è stato trasferito ai domiciliari in attesa del rito direttissimo. Poi qualcosa è scattato nella mente dell’84enne gragnanese che si è gettato dal balcone suicidandosi.
Raffaele Cava