I sindacati hanno chiesto alla Centro Laser, che con il bando in vigore aveva assunto i termali, il ritiro della procedura di mobilità. Ma la riunione è stata incentrata soprattutto sulla possibilità che il Comune possa «rinegoziare con la curatela una soluzione transitoria per permettere alla stessa di procedere ad un contratto di affitto d’azienda temporaneo con la società Centro Laser che ha manifestato il proprio interesse ovvero con altre società che dovessero essere interessate». Le parti si sono poi aggiornate al 27 aprile per un nuovo incontro. Nel pomeriggio di ieri, però, la Sint ha diramato una nota in cui ha sconfessato di fatto Sequino e quanto contenuto nel verbale in merito agli approfondimenti in Municipio del giorno prima. «Preciso – ha affermato Vanacore – che nulla di quanto affermato è corrispondente agli approfondimenti fatti ieri presso il Comune, viceversa l’incontro richiesto su indicazione dell’azionista era unicamente volto alla ricerca della soluzione di ogni possibile forma di tutela per i lavoratori.
Lo stesso Sequino aveva poi ipotizzato altri scenari, ma la posizione della Sint è stata di disponibilità ‘solo’ nel rispetto delle normative vigenti e senza nessuna di soluzione di continuità verso tutto quanto in essere prima del fallimento e comunque giuridicamente non perseguibili». Più volte, nel corso del consiglio comunale monotematico su Terme di martedì, Vanacore aveva sottolineato che la Sint rientrerà in possesso dei propri beni solo dopo la metà di maggio e che un eventuale piano di affidamento dovrà riguardare entrambi gli stabilimenti: Nuove ed Antiche Terme.
Francesco Ferrigno