Cercola, mensa scolastica: il Pd contro tutti

comune di Cercola«Abbiamo tirato un filo e ci siamo trovati in mano tutta la fragile imbastitura che regge l’ amministrazione Fiengo». Così il segretario del Pd cercolese, Antonio Tammaro, sentito ancora una volta sul problema centrale della politica cittadina, nelle ultime settimane: la mensa scolastica.

Il coordinatore Pd di Cercola, Antonio Tammaro
Il coordinatore Pd di Cercola, Antonio Tammaro

«Nello scoperchiare il pentolone, appunto della mensa, – continuano dal Partito Democratico ci siamo trovati a dover vagliare tante troppe incongruenze che noi stessi non ci aspettavamo. Scodellamento o monoporzioni sigillate, igiene, pasti gratuiti per il comune, pasti gratuiti per gli utenti, uso delle cucine per la preparazione di pasti per altri enti, diritti e doveri dell’Ente comunale e della ditta affidataria del servizio.
Tutte queste tematiche, ed altro ancora, intrecciate tra loro danno il quadro dell’ennesima incapacità dell’amministrazione che guida la nostra città».
La questione mensa scolastica, infatti, poggia su numerosi e contorti passaggi. Uno di questi è quello rappresentato dal controllo sull’igiene.
«Questo aspetto critico è stato sollevato dal laboratorio incaricato del monitoraggio HACCP, che ha evidenziato, in una relazione del 27 febbraio “un’alta probabilità di contaminazione dovuta all’utilizzo delle stoviglie che gli alunni portano da casa”.
La cosa strana è che tale criticità viene evidenziata nella nota consegnata alla scuola, e stranamente non compare nella stessa nota che il Comune ci ha rilasciato con prot. 2166 del 02/03/2015. Chi e perchè ha modificato le nota?». A chiederselo è il

Salvatore Grillo, capogruppo Pd
Salvatore Grillo, capogruppo Pd

capogruppo consiliare Pd Salvatore Grillo che sottolinea che le “strane coincidenze”, le “mancanze”, l’assoluta inadeguatezza del nuovo capitolato per l’affidamento della refezione rischia addirittura di far rimpiangere l’ amministrazione Tammaro che nello stilare le regole per questo servizio era stata sicuramente più puntuale e minuziosa. «Strano ha aggiunto Grillo che a queste mie dichiarazioni in consiglio, il gruppo di Forza Italia non abbia fatto sentire il suo appoggio all’ex sindaco. Forse continua il consigliere Pd – non solo fanno fatica a capire questo nuovo capitolato, ma non avevano capito neanche quello stilato dal loro sindaco».
Altri tre punti che non tornano sarebbero poi quelli evidenziati dal verbale che i Nas dei Carabinieri avevano evidenziato nel rapporto del loro intervento. Il primo è relativo al mancato inoltro della SCIA. Non sarebbe, quindi, mai stato comunicato l’inizio dell’ attività di preparazione e somministrazione e stranamente non vi è alcuna verifica da parte del Comune in tal senso.
Il secondo punto è quello che vede l’utilizzo della cucina comunale per il confezionamento dei pasti per la mensa scolastica anche per altro comune. Cosa che non trova riscontro in alcuna preventiva autorizzazione. Infine, sempre nel verbale dei Carabinieri, risulta il rinvenimento ed il sequestro di prodotti congelati privi di qualsiasi elemento identificativo.
«Strano che l’Ufficio Pubblica Istruzione continua Grillo – pur a conoscenza dell’inizio dell’attività, non si sia mai preoccupato di verificare il rispetto delle norme vigenti. La SCIA è stato poi trasmessa dalla ditta, al protocollo del Comune, solo il 24 marzo, con protocollo 3036, quindi, solo successivamente all’intervento dei Carabinieri.
Ci risulta ancora strano che venga utilizzata dalla ditta la cucina attrezzata di proprietà del Comune di Cercola per servire altri comuni come Casalnuovo. Ci domandiamo chi ha mai autorizzato tale utilizzo e in che modo Cercola riceva un vantaggio per questa attività?»
La struttura per la realizzazione dei pasti è stata affidata alla ditta con un canone di 12mila euro all’anno, per un impianto la cui superficie è di 580 mq completamente attrezzati. «Questo aspetto era chiarito all’articolo 35 del precedente capitolato, ma scompare totalmente, e continuiamo a dire “stranamente”, nel nuovo capitolato. Quale sarebbe, allora, l’aspetto migliorativo del nuovo capitolato Fiengo?»
L’utilizzo senza autorizzazione della cucina ed il rinvenimento di prodotti congelati non tracciati sarebbero stati motivo di risoluzione del contratto se si fosse adottato il precedente capitolato.
«Nella nuova versione del capitolato “stranamente” l’articolo dedicato alle ipotesi di risoluzione, risulta estremamente striminzito, con generici richiami e riferimenti. Ancora una volta un capitolato per nulla migliorativo».
Ma i passaggi cruciali della battaglia consiliare e civile che l’opposizione Pd al sindaco Fiengo sta portando avanti riguardano anche altri aspetti. Ad esempio quello relativo ai pasti gratuiti per le famiglie indigenti.
«Su proposta del PD si era ottenuto che fossero incrementati da 80 a 100 i pasti esenti per le famiglie indigenti. Questi pasti sarebbero stati pagati da tutti i contribuenti cercolesi.
Relativamente ai 15 pasti gratuiti, a carico della ditta appaltatrice, previsti nella proposta di delibera, ad oggi non si sa nulla di specifico. Non si è a conoscenza se tali pasti siano stati mai somministrati, e secondo quali graduatorie. Nel caso di mancata somministrazione se si sia proceduto alla quantificazione del danno». In effetti, se per esempio, per assenza o per altra motivazione, cinque pasti non vengano utilizzati, questi devono essere recuperati in seguito.Il consigliere Grillo ed il segretario Tammaro, inoltre, pongono l’accento anche sul passaggio di cantiere che a loro dire è quantomeno “equivoco” in quanto non specifica criteri di assunzione, mansioni e numero dei defezionisti. «Siamo forse di fronte ad un nuovo sistema di clientelismo politico?».
In conclusione viene evidenziato ancora un ulteriore aspetto di tutta la faccenda. I due comuni di Casalnuovo ed Angri, serviti dalla stessa ditta che opera a Cercola, capitolati alla mano, hanno ottenuto un servizio sicuramente più vantaggioso e completo.
«Perché questo sperpero di denaro pubblico che non salvaguarda il comune di Cercola a fronte di evidenti vantaggi per la ditta?» Un interrogativo per il quale, a tutt’oggi l’amministrazione non solo non ha fornito alcuna risposta plausibile e documentata, ma mostra un evidente nervosismo.
«La nostra battaglia concludono i vertici democratici non è rivolta alla ditta assegnataria del servizio, che del resto è una realtà locale, ma è contro al pressappochismo, che rischia di sfociare in malafede, mostrato dalla macchina comunale, politici, dirigenti e funzionari inclusi.
Del resto, una nostra proposta di riorganizzazione di tutto il servizio, bocciata dalla maggioranza, ha riscosso il parere positivo proprio da parte della Sirio s.r.l. che, in una nota al Comune, si è detta pronta anche a versare il 20% del fatturato della produzione per altri comuni realizzata nella struttura comunale all’Ente cercolese, proprio come previsto in passato».

Gennaro Cirillo

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