Finalmente a Pomigliano d’Arco, dopo un periodo d’abbandono, si riapre il canile comunale. Stamani, domenica 19 aprile, alle ore 12, tantissimi pomiglianesi hanno preso parte all’inaugurazione, avvenuta presso la “Strada Provinciale Acerra”, traversa Passatiello. La struttura si mostra del tutto all’avanguardia e ben differente dai tradizionali canili, dotata di ampi spazi all’aperto, di sale di terapia medica e chirurgica con strumentazioni di nuova generazione, di comodi rifugi notturni, in tutto e per tutto una moderna offerta di asilo per i nostri concittadini a quattro zampe.
La costruzione sarà intitolata a Vincenzo Mariniello, grande amante degli animali, e cultore delle politiche di cura ed assistenza, la cui vita si interruppe nel pieno della gioventù.
“Come Sindaco di questa città e come amante degli animali, sono doppiamente contento della realizzazione di questa opera, che dimostra come Pomigliano è avanti anche in questo campo”, afferma il sindaco Russo.
Salvatore Antignani, consigliere che si è occupato in prima persona della riapertura spiega “Il canile comunale di via Passatiello era stato dichiarato insalubre dall’Asl e la signora Rosa Piccolo si è dovuta occupare personalmente dei randagi che sarebbero finiti, nella migliore delle ipotesi al canile di Nola con spese a carico dell’amministrazione pomiglianese – e continua – la cura per gli ospiti a quattro zampe sarà massima anche dal punto di vista della loro salute e sarà approntato un bando di gara per l’affidamento in gestione ad una Onlus con le caratteristiche richieste e che abbia già operato sul territorio. I box sono tutti pensati per cani di grande taglia, in maniera da offrire spazio a sufficienza, come richiede la legge, per gli animali che, ogni mattina, vengono lasciati liberi all’interno della struttura”.
Infine, il consigliere delegato Antignani conclude “La politica di questa amministrazione è combattere il randagismo: ormai a Pomigliano non c’è il cane di quartiere, ci sono i branchi di quartiere, cosa che può diventare pericolosa. Per questi motivi, dal primo maggio, data in cui entreranno in servizio le guardie ambientali di Fare Ambiente, di cui farò parte in prima persona, gli operatori saranno dotati di rilevatori di microchip e controlleranno tutti i cani padronali, verbalizzando e segnalando eventuali inadempienze in modo da far rispettare l’iscrizione all’anagrafe canina regionale ed evitare abbandoni. Anche il rispetto dell’ordinanza riguardante le deiezioni canine sarà affidata, da maggio, alle guardie ambientali”.
Giovanni di Rubba