Il settore immobiliare quale motore per rilanciare credibilità ed economia locale : chiaro il messaggio lanciato a Bagnoli dagli addetti ai lavori che non accettano il riduttivo appellativo dato ai luoghi di “periferia degradata”. A discapito delle inefficienze che penalizzano l’area un vento nuovo sembra soffiare tra i giovani figli di una terra per decenni violentata, è opportuno ribadirlo sempre, da politiche industriali scellerate.
Presentando la zona solo come agglomerato di oscenità sociali e strutturali si finisce inesorabilmente con il penalizzare il lavoro quotidiano di ha creduto e apportato occupazione in loco.
Tradita dal governo cittadino “centrale” ( i residenti neanche ricordano più il sindaco di Napoli Luigi De Magistris) questa frazione della periferia partenopea sembra comprendere l’importanza del cominciare a far “da se” senza attendere miracolosi interventi dall’alto che puntualmente nel migliore dei casi restano sulla carta.
Ormai si è capito che poteri massonici, camorra e cattiva politica pesano incommensurabilmente sulla qualità di vita dei napoletani : tuttavia rallegra l’idea che dalla parte sana della città parta una campagna di sensibilizzazione finalizzata al ridare fiducia nell’avvenire agli onesti contribuenti.
Nessuno crede più alle favole ma ai piccoli grandi successi ottenuti, ad esempio, da una denuncia ufficiale firmata da interi quartieri e inoltrata alla Procura della Repubblica inerente reati perpetrati sul territorio sotto gli occhi di tutti e a qualsiasi ora del giorno.
Non si può diventare eroi dall’oggi al domani ma tentare di essere cittadini coscienziosi forse si : un plauso quindi alla Bagnoli viva, alle associazioni presenti sul territorio e agli imprenditori, come quelli immobiliari, che nonostante tutto non depongono le armi dinanzi al clientelismo spicciolo e alla prevaricazione violenta.
Alfonso Maria Liguori