Gragnano, piazza Ferrovia: 4 mln di euro per la realizzazione della villa comunale

foto ferroviaPosti auto a rotazione, verde pubblico e aree destinate alla valorizzazione dei prodotti tipici di Gragnano: questi i tre punti chiave della riformulazione del project financing che per un importo complessivo di 4 milioni di euro porterà alla realizzazione della villa comunale nella zona dell’ex scalo merci di Piazza Ferrovia. Un progetto che allo stato attuale risulta appeso a un filo, vista la sentenza in primo grado del Tar che ha condannato l’Ente comunale a risarcire di oltre 135mila euro la ditta Edil Gue.So, società alla quale era stata affidato la realizzazione del progetto iniziale, progetto mai realizzato per impedimenti di natura burocratica. Tuttavia, lo scorso febbraio il Comune ha ottenuto, con appello al Consiglio di Stato, una sospensiva della sentenza del tribunale, che ha permesso all’amministrazione Cimmino di apportare alcune modifiche al progetto originale.

“La sospensiva del Consiglio di Stato – spiega il vicesindaco Alberto Vitale, con delega ai Lavori Pubblici – ci ha consentito, data la componente preliminare del progetto, di introdurre una serie di modifiche. Tra quelle più significative la realizzazione di un solo piano interrato, in luogo dei due inizialmente previsti, riservato al parcheggio di circa 200 vetture e soprattutto un’area verde destinata all’allestimento di mercatini rionali e alla messa in commercio dei prodotti tipici del territorio”.

Snodo fondamentale del progetto sarà anche la riconversione della vecchia tratta ferrata con una linea tramviaria leggera che permetta collegamenti rapidi ed ecologici con la vicina Castellammare ma anche con le zone più periferiche di Gragnano, quali via dei Pastai e Parco Imperiale.

“ E’ stato da tempo avviato un discorso con Trenitalia per la riconversione “ecologica” della linea ferroviaria – prosegue Vitale – mentre puntiamo in tempi brevi ad ottenere in comodato d’uso i locali della vecchia stazione per allestire mostre ed eventi culturali”.

 Angelo Mascolo

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