Dirette interessate le cooperative di produzione e lavoro (dal settore della progettazione a quello delle costruzioni, dal trasporto ed infrastrutture al facility management, fino all’energia) di Campania, Calabria e Lazio, decise a migliorare la loro competitività e ad accrescere la loro fetta di mercato.
Così Umberto Amoroso, presidente della Federlavoro e Servizi – Confcooperative Campania, la Federazione che aggrega le cooperative di produzione e lavoro aderenti a Confcooperative, commenta l’evento:
“Onorati di ospitare a Napoli questo appuntamento che rientra nella nostra mission: indirizzare le cooperative verso margini di progresso. Certo, non tutte le cooperative possono affacciarsi sui mercati di altri paesi o entrare in partnership con imprese estere. Tante, però, potrebbero farcela anche solo grazie ad una più approfondita consapevolezza del proprio potenziale di crescita e di competitività, ad una maggiore apertura alla collaborazione con altre cooperative. Ogni processo di internazionalizzazione implica un lavoro che riguarda la cooperativa nella sua interezza. Non si tratta di un tema aggiuntivo, ma di un’opportunità di sviluppo culturale prima e operativo poi. Proust diceva che il vero viaggio di scoperta non è vedere nuovi mondi ma cambiare occhi. Ciò vuol dire che c’è una grande differenza tra esportare e internazionalizzare. Internazionalizzare è un processo lento di adeguamento, integrazione industriale e sociale, ed è quel che vogliamo fare. Mentre esportare è una mera azione commerciale e non è quel che ci appassiona. Un ringraziamento speciale va a Benedetto Pistoia, cooperatore beneventano e vice presidente della Federazione che ha seguito il progetto per l’internazionalizzazione fin dalle prime battute. Così facciamo squadra e così vogliamo perfezionarci”.
Il road show dà il via alla seconda fase di Internazionalizzazione Start Up, il progetto iniziato mesi fa in casa Confcooperative, in collaborazione con la cooperativa marchigiana Indaco, per alfabetizzare le cooperative in fatto di export.
Questa seconda fase prevede l’avvio, nell’autunno 2015, di una missione di scouting imprenditoriale in Serbia. Previsti momenti di confronto con le istituzioni e le organizzazioni imprenditoriali locali, con incontri B2B che coinvolgono anche le imprese serbe.
La Serbia riveste un ruolo strategico per l’export in Russia, Bielorussia, Kazakistan e Turchia, con i quali mantiene accordi di libero scambio. Tra l’altro, la Serbia, che ha avviato anche il percorso per entrare a far parte dell’Unione Europea, sarà interessata da uno sviluppo delle infrastrutture e da diversi finanziamenti da parte del Governo locale e dell’Unione Europea. Le cooperative si confronteranno, attraverso incontri B2B, con le imprese, le istituzioni e le organizzazioni imprenditoriali del luogo.
Il progetto di internazionalizzazione consta anche di informative dedicate sui mercati esteri e sulle opportunità commerciali, con un servizio di orientamento sulle normative.