E’ un ordigno bellico inglese di 250 libbre quello ritrovato nei giorni scorsi sul fondale. Le operazioni condotte dagli artificieri della marina. Un sonar ha individuato l’assenza di branchi di pesci. Avvertito anche l’Osservatorio Vesuviano.
Le operazioni non sono state affatto semplici. L’ordigno, infatti, era incastrato tra le rocce ad una profondita’ di 7 metri e molto vicino alla spiaggia. E’ stato disincastrato, imbracato e sollevato su un’imbarcazione a 3 metri sopra il livello del mare. Poi il natante si e’ portato, a velocita’ ridotta, a 2 miglia dalla costa. Qui un sonar ha rilevato l’assenza di branchi di pesci e solo allora si e’ calato l’ordigno a circa 800 metri di profondita’. Quindi e’ stato azionato il detonatore. E’ stato avvertito anche l’Osservatorio Vesuviano che probabilmente ha registrato l’esplosione. Quest’anno sono gia’ una dozzina gli interventi del genere in tutta Italia e, in questi casi, non c’e’ altra possibilita’ se non quella del brillamento. La bomba era stata individuata dal personale del Parco Marino di Punta Campanella a seguito di operazioni di manutenzione di una boa.
Le operazioni quindi si sono concluse in tempi molto brevi rispetto al ritrovamento, in modo da consentire il pieno svolgimento delle attivita’ turistiche di Marina del Cantone.
” Siamo riusciti a risolvere il problema in tempi rapidi grazie al lavoro della Capitaneria di Porto e della Marina Militare- dichiara il Presidente del Parco Marino, Davide Gargiulo- L’intervento ha scongiurato possibili pericoli e ora gli esercenti turistici di Marina del Cantone potranno riprendere le loro attivita’ in tutta sicurezza”