“La mia strada”: il primo album di Massimo de Divitiis come cantautore

La mia strda - iTunesNasce quasi di getto il primo disco di Massimo de Divitiis, “La mia strada” in cui l’autore si racconta semplicemente attraverso la sua musica, la passione che ha accompagnato e trasformato la sua vita, fotografando le sue esperienze e trasformandole in suono.
L’artista già noto al grande pubblico come una delle voci dei “Neri Per Caso”, adesso nelle vesti di cantautore firma un lavoro tutto suo in cui, privilegiando i suoni acustici, confluiscono i generi e gli stili musicali che maggiormente lo hanno influenzato, dal pop al jazz passando attraverso la musica popolare e le sonorità mediterranee.
Un percorso lungo 11 tracce che raccontano immagini, suoni, emozioni di vita nelle sue molteplici luci, con un occhio che rimanda al ricordo con un sorriso e al futuro con sentimento positivo.
Filo rosso che riannoda le diverse tematiche è l’amore universale nella sua essenza e nelle sue più incredibili forme, per una donna, per i figli, per la musica, per la vita che proprio come una strada impervia di ostacoli, vale la pena percorrerla tutta, affrontando ogni giorno la propria fragilità davanti all’incertezza e all’imprevisto nascosto dietro ogni nuovo passo.
L’identità e lo stile di Massimo come autore e come musicista, la sua chitarra è presente in tutti i brani, si riconosce anche nei suoni degli altri strumenti e negli arrangiamenti stessi, curati interamente da solo per alcuni brani.
Il primo singolo estratto dell’album è “Strana Vita”, la sua vita “sospesa tra realtà e follia”, vissuta con il desiderio di essere libero tentando di recuperare quello stupore spontaneo dei bambini che gli anni e la concreta ragione ci hanno rubato spingendoci a ricercare un senso che forse non esiste.
Abbandonare le certezze che spesso non abbiamo il coraggio di scartare, per seguire le passioni e quello che l’istinto naturale ci chiede di fare e cioè un salto nel vuoto alla ricerca di “Un posto che non c’è” per sentirsi “Libero”, perché anche se, come racconta proprio questo brano, “non è così facile andar via inseguendo sogni nuovi…sussurrando rime sottovoce libero farò solo quello che mi fa felice e forse troverò la mia strada dove mi conduce ed io la seguirò”.
Un vita da percorrere e “cosa c’è più in là sarà la strada a dirmelo…vado incontro a questa mia età e a quello che verrà” portando nello zaino un amore assoluto, che non ha bisogno di numeri o definizioni e che “Nei soleggiati inverni” brano dedicato al figlio esprime il suo senso più ampio “nel vederti sempre così libero di fragili equilibri e dei tuo sogni, io vivo”.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteCastellammare, l’Arpac conferma la balneabilità per un tratto di costa
SuccessivoPomigliano, Franco Di Mare: nuovo libro sulle donne e per le donne
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.