“Il giorno 24 aprile scorso, l’amministratore unico dell’EAV, Nello Polese, con un laconico comunicato, peraltro pubblicato solo in intranet aziendale, ha avvisato i lavoratori che ci sarebbero stati dei ritardi per l’erogazione degli stipendi di aprile, scaricandone la responsabilità sulla “macchina burocratica” della regione Campania, senza però specificare in che modo si potevano, eventualmente, ripartire le responsabilità tra Assessorato ai Trasporti, Ragioneria e Tesoreria.
Com’era prevedibile, la notizia ha gettato lo sconcerto tra i lavoratori, alle prese con le solita scadenze mensili di bolllette, rate, mutui e quant’altro anche perché è giunta come il classico “fulmine a ciel sereno”, nulla ci era stato riferito dal governatore Caldoro nella sua recentissima visita, anche perché egli si era abilmente sottratto al confronto coi lavoratori, limitandosi a visitare alcuni locali aziendali nel palazzo di direzione.
Per cercare conferme e conforto per i lavoratori, abbiamo chiamato la segreteria dell’assessore ai trasporti Vetrella, e da lì ci hanno detto che la delibera era stata fatta in tempo utile e che i ritardi erano da attribuire alla Ragioneria /o alla Tesoreria, indicandoci i nomi dei dirigenti della regione Marchiello e Rosati, per avere notizie più dettagliate, ma non è stato possibile contattarli per tutto il pomeriggio del giorno 24 ai numeri di telefono che ci hanno indicato dalle rispettive segreterie.
Il sindacato OR.S.A. stigmatizza, innanzitutto l’assoluta mancanza di rispetto verso i lavoratori dei vertici aziendali, che si “accorgono” della mancanza di liquidità appena un giorno lavorativo prima dell’erogazione degli stipendi, non vogliono impiegare il danaro proveniente dagli incassi della bigliettazione aziendale e non vogliono (o gli è impedito) impiegare, a titolo di anticipo, il denaro che amministra direttamente commissario governativo Voci.
In quanto alla classe politica, il sindacato OR.S.A. non può fare nessun commento, non essendoci parole adeguate per definirne l’incompetenza gestionale e l’incapacità assoluta a gestire la nostra regione”.