Il Gazzettino vesuviano | IGV

“Il Pd stabiese non è un mercato dove si entra e si esce a piacimento”

cuomo2“Alcuni consiglieri comunali fuoriusciti dal Pd ed oggi iscritti  al gruppo misto (Avitabile, Migliardi, Zingone) unitamente a due consiglieri del gruppo consiliare(Verdoliva, Somma) hanno utilizzato in maniera impropria e fuori da ogni logica di correttezza istituzionale il simbolo del PD: semplicemente non e’ una cosa seria”. Sono le parole di una nota diffusa dal Pd stabiese in replica alla parte dei dem che nelle ultime ore si è schierata con il sindaco dimissionario Nicola Cuomo. Ormai è scontro aperto all’interno del Pd stabiese, commissariato pochi giorni fa e ora guidato dal commissario nonchè segretario provinciale del partito Venanzio Carpentieri. Da un lato il capogruppo Rodolfo Ostrifate, Francesco Iovino, Rosanna Esposito e Francesco Russo dall’altra Anna Verdoliva e Tina Somma insieme ai piddini passati al gruppo misto ovvero Gina Avitabile, Michele Migliardi e Alessandro Zingone. I toni sono sempre più accesi mentre il consiglio comunale rischia scioglimento: il 4 maggio è l’ultimo giorno utile per ritirare le dimissioni da parte del sindaco.

“Purtroppo il Sindaco continua a ricorrere a questi espedienti pur di dimostrare che il suo partito condivide una condotta politica irresponsabile e a tratti violenta, la realtà’ e’ un’ altra: da mesi da più’ parti del partito( la stragrande maggioranza), da parte di autorevoli esponenti della giunta e persino da parte di diversi consiglieri comunali, che oggi hanno cambiato improvvisamente idea ma che fortunatamente hanno lasciato a verbale di diversi Consigli Comunali le proprie valutazione sull’operato della giunta), si e’ chiesto al Sindaco di cambiare rotta, di confrontarsi un po’ meno con suo cognato-“staffista”ed un po’ di più’ con i partiti che lo hanno eletto a partire dal suo,  perché preoccupati per il giudizio negativo della città’ su questi due anni di governo.

La vicenda del fallimento delle Terme ha fatto esplodere una situazione già’ politicamente compromessa, quel fallimento sicuramente porta una responsabilità’ enorme del primo cittadino e di suo cognato-staffista, che ha, nelle vesti di consulente, ispirato un’ipotesi concordataria debole; a fronte di questo disastro che ha gettato nella disperazione 200 famiglie, il Pd cittadino ha approvato una  proposta seria e fattibile per il rilancio del Termalismo nella nostra città completamente ignorata ed avversata dal Sindaco in ogni sede, finanche in Consiglio Comunale, dove il primo cittadino ha votato, perdendo, contro l’ordine del giorno predisposto dal suo partito.

Siamo molto preoccupati dell’evoluzione della crisi politica che a tutti i costi si vuole portare su di un terreno personale, e che invece bisogna ricondurre nell’alveo del confronto democratico e civile affrontando a partire dalle terme il merito delle questioni,  per tornare ad esercitare una funzione di governo.

In questo senso chiederemo al commissario Carpentieri, che ringraziamo pubblicamente per la sua disponibilità, di verificare con urgenza la situazione politica amministrativa , e di organizzare il prima possibile  un’assemblea pubblica sul tema delle Terme, per discutere sull’ordine del giorno approvato dal coordinamento cittadino del P.D. nonché approvato in consiglio comunale, per poter spiegare ai cittadini la nostra soluzione per uscire dal baratro nel quale siamo precipitati.

Siamo davanti ad un bivio: il Sindaco può continuare  nella sua navigazione solitaria alla ricerca del rapporto con i singoli consiglieri comunali, anche di opposizione, per costruire una maggioranza numerica fondata sulla spartizione del potere, come e’ avvenuto per la nomina dei membri della commissione paesaggio,  oppure, come noi speriamo, si farà’ carico di ricostruire le ragioni politiche della coalizione dei partiti di centrosinistra che lo ha portato alla vittoria, a partire dall’indicazione chiara di un’agenda di governo impegnativa da realizzare nei tre anni che abbiamo davanti.

Noi dobbiamo rispettare l’autonomia del Sindaco, ma il primo cittadino deve rispettare e valorizzare la forza e l’autonomia dei singoli partiti e dei gruppi consiliari,  gli uomini soli al comando non ci piacciono, perché’ solitamente sbagliano, così come e’ avvenuto per le Terme.

L’obiettivo  resta quello del rilancio delle Terme diversamente quest’amministrazione dovra’ purtroppo ammettere il proprio fallimento insieme alle Terme.

Infine ai nostri colleghi consiglieri del Pd e del gruppo misto rivolgiamo un appello per ritrovare serietà’ e dignità: la politica e’ una cosa seria, il gruppo consiliare non e’ un mercato dove si entra ed esce a piacimento, senza regole, dove l’opportunismo può giustificare tutto, incoerenza e tradimenti”.

Alla fine la firma del documento è un’altra stoccata, e precisa: “Il gruppo consiliare del PD

NB: il gruppo consiliare del PD e’ composto da sei membri, la maggioranza di questi  condividono questa posizione, e siccome in democrazia si affermano le maggioranze, invitiamo e diffidiamo la consigliera Anna Verdoliva e la consigliera Tina Somma a non volere mai più utilizzare il simbolo del partito con l’appoggio esterno di consiglieri appartenenti ad altri gruppi consiliari”.

 

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