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Pd, decide Armato: Buonajuto candidato sindaco Ercolano

CiroBuonajutoE’ ufficiale: il candiato a sindaco del Pd per le prossime amministrative locali a Ercolano è il renziano doc Ciro Buonajuto.

Il commissario Teresa Armato ha sciolto gli indugi proclamando la candidatura a sindaco per il Pd della giovane ma già affermata toga Buonajuto.  Dalla parte dei giovani sin dalle prime battute del mandato consiliare Buonajuto potrebbe rappresentare una svolta significativa per la comunità degli scavi. Dopo tante polemiche in casa dello stesso partito a livello locale il giovane avvocato si trova oggi a rappresentare un partito che deve ritrovare spessore e credibilità agli occhi dell’elettorato.

Il punto è comprendere, in caso di successo alle urne, quale atmosfera attenderà il buon Ciro all’interno del palazzo di città. La logica politica ercolanese è particolarmente complessa e tortuosa nei suoi invisibili intrecci. Quali saranno le alleanze eccellenti tra ex acerrimi nemici per contrastare l’ascesa di Buonajuto, quali forze scenderanno in campo per “salvare” la vecchia guardia politica da una disfatta di portata apocalittica e soprattutto quale sorte toccherà ai politici raggiunti da avviso di garanzia per reati che vanno dalla associazione a delinquere  al falso in atto pubblico sino alla turbativa d’asta epilogo che potrebbe segnare e non poco la scena politica indigena.

Sino a sentenza contraria definitiva ogni individuo è innocente: concetto più volte evidenziato nelle pagine del giornale a testimonianza dello spirito democratico e garantista dello stesso. Tale principio non deve però trarre in inganno  sull’opportunità di chiarire una volta e per tutte le modalità comportamentali adottate dal comune nell’assegnazione di appalti pubblici particolarmente rilevanti per  il paese come la nuova caserma dei carabinieri.

Non resta quindi che attendere il professionale  e meticoloso lavoro della magistratura per rendere in un caso omaggio ai politici senza macchia o nell’altro mettere gli stessi dinanzi a responsabilità penali e morali nei confronti del popolo ercolanese. In sintesi : chi vivrà vedrà,  l’Ercolano onesta attende.

Alfonso Maria Liguori

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