In occasione della giornata internazionale della famiglia indetta dall’Onu a San Giuseppe Vesuviano il prossimo 14 maggio si terrà il convegno “La famiglia da nostalgia a profezia”. L’evento, promosso dall’associazione Ianua Spei e dal comitato “Sì alla Famiglia” – che gode del patrocinio dell’assessorato alla cultura del comune e del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Nola – sarà ospitato nella sala pinacoteca delle Piccole Ancelle del Cristo Re con inizio alle ore 17:00.
Un incontro nell’ambito della quinta settimana del diritto alla famiglia per dibattere le nuove domande che il popolo di Dio e la società tutta si pone su ciò che rappresenta quel piccolo nucleo sociale, comunità di amore a solidarietà, che è la famiglia. «Ci siamo sentiti impegnati, alla fine della terza assemblea generale dei vescovi dell’ottobre scorso, a portare il nostro contributo al dibattito in corso intra ed extra la Chiesa sulle tante problematiche che ci sono introno al pianeta famiglia», così Antonio Piccolo, promotore del convegno, nel presentare alla stampa l’appuntamento.
Una tavola rotonda indetta per vivere il presente con il chiaro intento di leggere i segni, interpretando la post modernità con i tanti fenomeni ad essa legata e provare a dare delle risposte. Sarà questo l’intento dei relatori del convegno: padre Giuseppe d’Oria, della Comunità dei padri giuseppini; la dott. ssa Alessandra Cipriani, psicologa; il dott. Cosimo De Rinaldis, vicepresidente nazionale Oari Avulss; l’avvocato Elisa Asprone, dell’Ordine degli avvocati di Nola; prof. Francesco Del Pizzo, sociologo e docente alla PFTIM – Sezione San Tommaso; la dott. ssa Marianna Giordano, del centro Toniolo di Napoli; la dott. ssa Giovanna Abbagnara, direttrice di Punto Famiglia; la dott. ssa Anna Nunziata, responsabile Ufficio interventi sociali del comune di San Giuseppe Vesuviano; dott. Domenico Airoma, del comitato nazionale “Sì alla Famiglia”.
Il dibattito sarà aperto da una introduzione di don Carlino Panzeri, responsabile Ufficio diocesano Pastorale Famiglia della diocesi di Albano: «Se è vero che la famiglia perde i pezzi, ma non va a pezzi, allora bisogna capire da quale pezzo ripartire. Urge una risposta pastorale che sia parte integrante e irrinunciabile della formazione delle persone». Come quelle che si uniscono nel matrimonio per avere un figlio. «Un fine nobile, è come un lievito che fa fermentare la nostra società. Affinché questo desiderio non si trasformi in pretesa – afferma Antonio Piccolo, dell’Equipe pastorale famiglia della diocesi di Napoli – occorre aprire il cuore anche ai bambini già nati e in stato di abbandono, preoccupandosi dei figli del Signore che non hanno una famiglia. Si tratta di facilitare i percorsi di adozione e di affido che sono ancora oggi eccessivamente carichi di difficoltà per i costi e la burocrazia, in modo da evitare anche le pratiche di aborto che – citando Madre Teresa di Calcutta “sono il principale distruttore di pace, perché se una madre uccide il proprio figlio, cosa impedisce che io uccido te e tu me?”.
Proprio ai responsabili dell’Ufficio Famiglia della diocesi di Nola, i coniugi Rosa e Giuseppe Iazzetta, toccherà il tema “Gruppi famiglia, luogo di formazione spirituale e di impegno per l’apostolato”, a cui seguiranno le testimonianze di Pietro e Lena Iasevoli, del Movimento famiglie nuove dei Focolarini e di Roberto e Potenzia Palma della Equipe Notre Dame. Il convegno sarà concluso da don Enzo Bottacini, vicedirettore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia della CEI.
Il programma continuerà il giorno successivo, venerdì 15, nel Santuario di San Giuseppe. Alle ore 18:00 sarà celebrato il rosario meditato “Sì alla vita” di Giovanni Paolo II; alle 18:30 il parroco don Mario Pesci officerà la messa, e alle 19:30 nel salone parrocchiale gran finale con Happy Family, al quale sono invitati nubendi e giovani coppie.
Michele Di Matteo