Oltre la linea è un progetto a carattere regionale, ideato nel 2010 dall’Associazione Culturale ItinerArte, finalizzato alla promozione della danza contemporanea e del teatrodanza, attraverso un percorso itinerante, in vari nei borghi storici, e metropolitano, come il Teatro Elicantropo di Napoli, struttura ideale per una completa simbiosi tra corpo, spazio e musica.
Il luogo dello spazio scenico risulta, quindi, come una scatola magica in cui tutto si muove per la ri-creazione della realtà, attraverso il gioco delle forme, delle luci, delle improvvise corse e ricadute dei corpi in movimento espressivo.
“Il lavoro artistico dell’Associazione Itinerarte – si legge in una nota – è basato sull’amore verso la danza contemporanea e sull’opportunità di gestirne gli eventi, in tutte le sue molteplici capacità di esprimere: il corpo dei danzatori, il contenuto emotivo e poetico del coreografo. La danza è l’attraversamento di una consuetudine, e non un’esposizione di repertorio o una rappresentazione di balletti, in cui, poco è espresso rispetto all’urgenza artistica di manipolare i corpi dei danzatori, per un tessuto vivente che esprima sensazioni e sentimenti necessari”.
A firmare le coreografie degli allestimenti saranno Sabrina D’Aguanno, Sonia Di Gennaro, Roberta D’Amore per Akerusia Danza, Ricky Bonavita per la Compagnia Excursus, che proporranno il loro allestimento per tutti i tre giorni di programmazione. Emma Cianchi, Michela Ricciardi, Angelo Parisi e Vincenzo Capasso, per Artgarage/Körper, proporranno, ogni sera un allestimento differente.
A inaugurare la rassegna Oltre la linea, venerdì 1 maggio (in scena ogni sera fino a domenica 3), sarà la compagnia Akerusia Danza con Way In/out, nuovo progetto dei coreografi Sabrina D’Aguanno, Sonia Di Gennaro, Roberta D’Amore,.
Way In/Out è lo stato d’animo, il pensiero di chi entra o di chi esce. E’ la necessità di aprire la porta per usare lo spazio che c’è oltre, per viverlo, per dire o ascoltare qualcosa, per esprimersi, per assistere a ciò che si trova in quello spazio e interagire con chi sta in quello spazio. Giochi d’ombre e di luci improbabili, di corpi che si muovono nella sospensione assoluta di uno spazio metafisico, per una visione surreale al limite dell’astrazione.
A seguire, sempre venerdì 1 maggio (in scena fino a domenica 3), la compagnia Excursus, in coproduzione con il CRM – Centro Ricerche Musicali, presenterà Power Game (suite), con la coreografia di Ricky Bonavita, interpretato da Valerio de Vita, Ricky Bonavita.
Nell’immaginario collettivo il “gioco di potere” prelude a una simbolica lotta, a un conflitto, talvolta ad una mediazione: questi sono gli spunti tematici per un’esplorazione coreografica, per una trasposizione drammaturgica dell’incontro tra l’universo maschile e quello femminile, nelle loro molteplici sfaccettature.
Dal tessuto coreografico di questo lavoro emergono temi come eros e desiderio, che s’intuiscono attraverso una facilità di comunicazione mediante il linguaggio del corpo e del movimento, ma al tempo stesso anche attraverso una difficoltà di scoprirsi interiormente, di offrire la propria anima, di essere più che apparire.
Ne scaturisce una drammaturgia senza soluzione, con l’immediatezza dei rapporti ma anche la fugacità degli stessi, nei quali il sottile gioco di potere lascia spazio a incontri facili ma imprevedibili, a situazioni ironiche e/o drammatiche, passionali e sensuali, lasciando al pubblico una libertà di lettura del testo coreografico e musicale, attraverso una sublimazione ed una voluta astrazione dal personaggio.
La partecipazione della compagine Artgarage/Körper vedrà in scena ben tre allestimenti nell’ambito della rassegna. Le loro performance inizieranno venerdì 1 maggio, con Inside, coreografie Emma Cianchi e Michela Ricciardi, interpreti Luca Cacciapuoti, Elettra Caiazzo.
Sabato 2 maggio sarà in scena Duet, con la coreografia di Angelo Parisi e interpretato da Ilaria Punzo e Giovanni Zampella, mentre domenica 3 maggio, a conclusione della rassegna, porteranno in scena Elettroshock, con la coreografia di Vincenzo Capasso ed interpretato da Marta Cinicolo, Adriana Cristiano.
Il lavoro dell’Associazione ItineraArte nel progetto Oltre la linea, ma non solo, si basa sull’amore verso la danza contemporanea e sull’opportunità di gestirne gli eventi, in tutte le sue molteplici capacità di esprimere, con il corpo dei danzatori, il contenuto emotivo e poetico del coreografo.
La danza manifesta l’attraversamento di una consuetudine, e non un’esposizione di repertorio o una rappresentazione di balletti, in cui, poco è espresso rispetto all’urgenza artistica di manipolare i corpi dei danzatori, per un tessuto vivente che esprima sensazioni e sentimenti necessari.
La tensione alla massima libertà da qualsiasi schema pre-concetto determina, così, l’esprimersi “alto” di un modo di intendere la vita, sia nei suoi aspetti quotidiani sia astratti.
La danza rappresenta la massima espressività del sentimento, specie se libera di contaminarsi, sporcarsi e ricrearsi, in contatto con altre arti vicine come la pittura, la poesia, il teatro, la musica.