Tra Bagnoli e Fuorigrotta la terra di nessuno: San Gennaro pensaci tu!

FuorigrottaA confine tra Bagnoli e Fuorigrotta esplode la rabbia dei giovani studenti sullo stato di assoluto stallo in cui ormai da troppi anni vegeta Napoli: costola prestigiosa del Paese Italia, Partenope, non convince le nuove leve che nella capitale del mediterraneo vedono solo, al di la dei paesaggi e delle ricchezze storiche, camorra, massoneria e politiche sociali inadeguate alle esigenze della comunità.

immagine articolo NapoliDall’editoria alla ristorazione passando per il settore artistico a Napoli (come in buona parte d’Italia) per contare qualcosa devi “appartenere”, essere anello di congiunzione di catene underground alimentate da poteri paralleli, spesso intrecciati tra loro, che poco spazio lasciano a chi ancora ingenuamente crede nella meritocrazia.

Napoli dove pur di ottenere contratti a tempo determinato anche di 60 giorni si scende a patti con il “diavolo”, vendendo consensi e voti al signorotto di turno.

A complicare le cose c’è poi l’orda asiatica, lo strapotere dei commercianti cinesi che, secondo numerose indiscrezioni trapelate da “colleghi italiani”, casualmente (per chi ancora crede alle casualità) a differenza degli esercenti indigeni non pagherebbero “pizzo” ne riceverebbero richieste estorsive di alcun genere. Se paghino a monte o se ci sia un accodo diverso con la camorra che conta è questione di cui si dovrebbero occupare le istituzioni competenti: a noi l’umile e amaro ruolo di riportare “fatti incresciosi” e testimonianze scomode per la cosiddetta società civile.

In questo guano c’è chi muovendo abilmente i fili sta aumentando esponenzialmente le proprie risorse economiche accrescendo nel contempo potere decisionale e camaleontica capacità d’infiltrazione in qualsiasi strato della comunità.

La brava gente ,i napoletani onesti ormai si affidano solo a San Gennaro con l’ironia che mai ha abbandonato questo popolo meraviglioso recitando così in preghiera: “San Gennaro bello ci dici per favore per onestamente campare come dobbiamo fare? Anticipatamente ringraziamo!”. E questa è Napoli.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.