Napoli dove pur di ottenere contratti a tempo determinato anche di 60 giorni si scende a patti con il “diavolo”, vendendo consensi e voti al signorotto di turno.
A complicare le cose c’è poi l’orda asiatica, lo strapotere dei commercianti cinesi che, secondo numerose indiscrezioni trapelate da “colleghi italiani”, casualmente (per chi ancora crede alle casualità) a differenza degli esercenti indigeni non pagherebbero “pizzo” ne riceverebbero richieste estorsive di alcun genere. Se paghino a monte o se ci sia un accodo diverso con la camorra che conta è questione di cui si dovrebbero occupare le istituzioni competenti: a noi l’umile e amaro ruolo di riportare “fatti incresciosi” e testimonianze scomode per la cosiddetta società civile.
In questo guano c’è chi muovendo abilmente i fili sta aumentando esponenzialmente le proprie risorse economiche accrescendo nel contempo potere decisionale e camaleontica capacità d’infiltrazione in qualsiasi strato della comunità.
La brava gente ,i napoletani onesti ormai si affidano solo a San Gennaro con l’ironia che mai ha abbandonato questo popolo meraviglioso recitando così in preghiera: “San Gennaro bello ci dici per favore per onestamente campare come dobbiamo fare? Anticipatamente ringraziamo!”. E questa è Napoli.
Alfonso Maria Liguori