Dopo una sperimentazione prossimo all’approvazione il vaccino che potrebbe essere definito l’arma di difesa contro la diffusione della malaria.
l’Organizzazione mondiale della sanità fa sapere, attraverso una diffusione mediatica virale, che 3,2 miliardi di persone sono attualmente a rischio di contrarre la malaria. Si tratta di una malattia mortale che si può prevenire e curare, investendo su prevenzione e controllo.
La sperimentazione del vaccino RTS,S/AS01, sviluppato dalla GlaxoSmithKline Biologicals (Gsk) e dalla PATH Malaria Vaccine Initiative (MVI) finanziata dalla Bill & Melinda Gates Foundation, potrebbe essere la risposta definitiva.
In sette nazioni dell’Africa sub sahariana e per quasi tre anni, a partire dal 2009, 16 mila tra bambini di età compresa tra i 5 ed I 17 mesi ed infanti di 6-12 settimane di vita sono stati trattati con quattro dosi di vaccino contro il Plasmodium falciparum, parassita causa della malaria. I bambini sono stati tenuti sotto osservazione fino a Gennaio 2014-
I risultati, appena pubblicati su Lancet, mostrano come il vaccino abbia il potenziale di dare un contributo sostanziale al controllo della malaria, quando viene usato in combinazione con altre misure di controllo.
Le specie di parassiti che causano la malattia sono sostanzialmente quattro: Plasmodium falciparum; Plasmodium vivax; Plasmodium malariae e Plasmodium, tutte trasmesse nell’uomo tramite le punture di zanzare Anopheles.
Le misure di prevenzione e controllo finora impiegati per fronteggiare il contagio prevedono zanzariere, insetticidi, ed abitudini tali da ridurre il rischio di punture. A questi si aggiunge la profilassi farmacologica. Secondo l’Oms, le terapie di combinazione a base di artemisinina sono raccomandate nei casi di malattia non grave causata da P. falciparum, e considerati i più efficaci farmaci antimalarici ad oggi disponibili.
La clorochina invece dovrebbe essere utilizzata nelle aree in cui il farmaco rimane efficace contro P. vivax, P. ovale, P. malariae or P. knowlesi.
Il vaccino potrebbe essere disponibile già a partire dal mese di ottobre 2015, dopo il via libera dell’ European Medicines Agency.
Dopo 30 anni di ricerca e sviluppo finalmente una soluzione in grado di controllarei questa devastante malattia, che nel 2014 ha causato la morte di circa un milione di persone, principalmente bambini.
Catello Somma