Caserta, vertenza Whirlpool-Indesit: interpellanza urgente del M5S al Senato

indesit-caserta-506x285E’ stata depositata presso il Senato della Repubblica un’interpellanza urgente dal M5S per la grave situazione occupazionale che coinvolge i lavoratori del gruppo Indesit acquisito dall’azienda americana Whirlpool.

L’atto parlamentare è stato sottoscritto da tutti i Senatori del MoVimento Cinque Stelle, e parallelamente è stata depositata un’interrogazione anche alla Camera. Un problema urgente e prioritario dunque, per i parlamentari del M5S, che con la loro azione politica intendono mantenere altissima l’attenzione sulla vicenda e chiedono una risposta urgente al Ministro Guidi, al Mef ed al Governo tutto.

Sembrerebbe che oltre agli annunciati 1350 licenziamenti dalla Whirlpool, di cui 815 tutti nel Casertano dove l’azienda è intenzionata a chiudere l’intero stabilimento di Carinaro, potrebbero aggiungersene ulteriori nei prossimi mesi, una situazione non trasparente ed alquanto opaca per la quale i parlamentari del M5S chiedono risposte e garanzie precise al Governo per tutti i lavoratori del gruppo.

Il Governo dichiarò attraverso il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi lo scorso Luglio :
“La considero un’operazione fantastica. Ho parlato personalmente io con gli americani a Palazzo Chigi. Perché non si attraggono gli investimenti e poi si grida “a lupo”, riscoprendo un’autarchica visione del mondo che pensavamo superata. Noi, se ci riusciamo, vogliamo portare aziende da tutto il mondo a Taranto, come a Termini Imerese, nel Sulcis, come nel Veneto. Il punto non è il passaporto, ma il piano industriale. Se hanno soldi e idee per creare posti di lavoro, gli imprenditori stranieri in Italia sono i benvenuti”

A seguito di queste dichiarazioni, il M5S presentò un’interrogazione alla Camera (prima firma Terzoni) alla quale ad oggi non è ancora pervenuta alcuna risposta. Il 16 Aprile 2015, la Whirlpool presenta in anteprima il piano industriale al Ministro Guidi, e da fonti giornalistiche si apprende la notizia della chiusura di ben 3 stabilimenti, ma lo stesso giorno il Ministro rilascia un comunicato stampa nel quale dichiara di aver ottenuto la conferma dell’impegno dell’azienda ad evitare i licenziamenti fino al 2018.

Successivamente da fonti giornalistiche si apprese che l’azienda della famiglia Guidi, ha accordi commerciali con la stessa Whirlpool per la fornitura di compressori per frigoriferi, notizia confermata dal padre del Ministro, presidente della Ducati Energia.

Oltre all’azione istituzionale i parlamentari del M5S seguono la vicenda sin dal 2013, periodo in cui fu siglato l’accordo tra la dirigenza Indesit, il Governo ed i sindacati, accordo che prevedeva precisi impegni successivamente non rispettati.

Recentemente sollecitati in maniera molto forte dagli stessi lavoratori i parlamentari, tra cui il Vice Presidente della Camera dei Deputati Luigi di Maio ed i senatori Puglia e Moronese si recarono presso lo stabilimento di Carinaro il 18 Aprile scorso (video 1 http://goo.gl/vn3skJ ; video 2 http://goo.gl/IxvjDf).

Già presenti anche al Mise nelle due giornate di incontri del 27 e 29 Aprile, gli stessi parlamentari saranno presenti anche il primo Maggio prossimo in piazza Trieste a Carinaro alla manifestazione indetta a sostegno dei lavoratori.

Di seguito le domande poste ai Ministri con l’interpellanza URGENTE del M5S :

quali siano i dati in possesso del Governo in merito al piano industriale che Whirlpool ha presentato nel luglio 2014 al Presidente del Consiglio dei ministri Renzi, convincendolo della bontà della proposta di acquisto;

se il Presidente del Consiglio dei ministri o il Ministero dello sviluppo economico fossero a conoscenza che la Whirlpool avesse già uno stabilimento a Cassinetta di Biandronno per la produzione degli stessi prodotti previsti dal Piano Indesit presso lo stabilimento di Carinaro;

se siano state effettivamente poste in essere garanzie occupazionali, così come annunciato, e, in caso affermativo in che cosa consistano;

se quanto riportato nel documento per l’offerta pubblica di acquisto corrisponda a ciò che era previsto nei piani esposti al Presidente del Consiglio dei ministri nel mese di luglio 2014, se questi ultimi corrispondano al piano industriale presentato ufficialmente il 16 aprile 2015 e se quindi lo stesso Presidente fosse a conoscenza già da quella data dei possibili piani di fusione, accorpamento, chiusura nonché del reale numero di esuberi previsti;

se il Governo non ritenga necessario rendere noti i contenuti dettagliati del piano industriale che Whirlpool ha presentato ufficialmente il 16 aprile 2015 e che prevedono l’esubero di 1.350 dipendenti e la chiusura di 3 stabilimenti;

se si corra il rischio che gli esuberi arrivino ad essere superiori al numero suddetto, in particolare estendendoli al settore impiegatizio della Whirlpool;

quali azioni, in riferimento alle garanzie per i lavoratori, intenda intraprendere per tutelare i livelli occupazionali degli stabilimenti Indesit italiani, in particolare quelli di stabilimenti di Fabriano, Comunanza, Teverola, Carinaro e None;

quali misure intenda mettere in atto per garantire l’occupazione dei 1.350 esuberi e di quelli paventati;

se non ritenga di dover rendere noti i dati relativi all’ammontare complessivo e dettagliato degli aiuti di Stato erogati, nei confronti della Indesit prima e della Whirlpool dopo, e di conseguenza verificare se ricorrano i presupposti per revocare i contributi pubblici in conto capitale ricevuti, così come previsto dalla legge di stabilità per il 2014 (comma 60, articolo uno, della legge n. 147 del 2013) che sancisce, per salvaguardare il mercato del lavoro e la produzione locale, che debbano essere restituiti gli incentivi statali concessi alle aziende che delocalizzano le attività produttive in uno Stato non appartenente all’Unione europea, con conseguente riduzione del personale di almeno il 50 per cento;

quali misure intenda adottare, sia in sede nazionale che europea, per fermare o arginare la delocalizzazione della produzione italiana verso i Paesi Ue che presentano una tassazione ed un costo lavoro nettamente più vantaggioso;

se non ritenga necessario adottare misure urgenti per diminuire la tassazione diretta e indiretta verso le imprese italiane così da poter essere su uno stesso piano concorrenziale con gli altri Stati membri dell’UE, permettendo loro di essere competitive sul territorio europeo;

quale sia lo stato di attuazione del tavolo nazionale sull’industria del bianco presso il Ministero dello sviluppo economico, richiesto ed ottenuto dai sindacati, e quali iniziative intenda assumere in occasione del tavolo per arginare e fermare la crisi che sta investendo questo settore;

come intenda utilizzare gli stabilimenti, qualora venissero chiusi e dismessi, considerando che l’abbandono e il deperimento degli stessi potrebbe nuocere gravemente al decoro delle città o alle ragioni dell’arte, della storia e della sanità pubblica;

se non ritenga, considerata la descritta attività industriale della famiglia Guidi, che possano configurarsi situazione di conflitto d’interesse relativamente all’attività del Ministro nella vicenda e, in caso affermative, quali iniziative intenda assumere al riguardo.

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