Castellammare, clan D’Alessandro: torna in carcere uno dei vertici della cosca

poliziaAttuale pericolosità sociale, ovvero ancora troppo vicino a quel clan di cui era luogotenente. È con questa motivazione che nelle scorse ore è tornato in carcere Antonio De Luca di 71 anni, ritenuto dall’autorità giudiziaria legato a doppio filo al clan camorristico dei D’Alessandro. Una cosca, quella che vede nel rione Scanzano la sua roccaforte, che forse De Luca stava cercando di riorganizzare. Il 71enne era tornato a Castellammare nel luglio del 2014 dopo aver scontato circa venti anni di carcere per reati associativi.

La misura di sicurezza è stata emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Napoli e il provvedimento è stato eseguito dagli agenti del commissariato di Ps di Castellammare, guidati dal primo dirigente Pasquale De Lorenzo e dal vicequestore Daria Alfieri. De Luca è stato tradotto al carcere di Napoli Poggioreale dove resterà fino al trasferimento in una casa lavoro.

Per gli 007 stabiesi il 71enne è un «personaggio dal noto spessore criminale». Negli anni ’90 fu arrestato, insieme ad altri vertici del clan D’Alessandro, nell’ambito di un blitz delle forze dell’ordine che decapitò la cosca di Scanzano.

Francesco Ferrigno

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