Cavalli dopati, otto persone finiscono in manette.Sono state arrestate dalla Squadra mobile della Questura di Napoli in un’operazione scattata all’alba nella zona di Nola contro il clan di camorra Marotta, a conclusione di un’inchiesta della Dda di Napoli che ha riguardato anche l’organizzazione di gare con cavalli sottoposti a trattamenti dopanti.
Le indagini hanno per oggetto l’esistenza di un clan operativo nella zona di Polvica di Nola, retto da Michele Marotta, già condannato per essere appartenuto al clan Russo dominante nell’agro-nolano. La polizia ha eseguito otto ordinanze di custodia cautelare.
Le attività investigative hanno avuto impulso dalle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Salvatore De martino e sono state poi sviluppate attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali nonché l’audizione di altri collaboratori di giustizia come Marcello Di Domenico, Pasquale Di fiore e Antonio Di Buono.
E’ emerso che, in continuità con la precedente alleanza con il clan Russo, Michele Marotta, seppur detenuto e con il supporto della moglie Michelina Esposito – anche lei arrestata – ha assunto il monopolio camorristico della zona di Povica di Nola, a cavallo tra la zona nolana e casertana, e sede di insediamenti come il Cis di Nola.
Il clan aveva il controllo delle estorsioni si varie attività imprenditoriali fra le quali attività edilizia, di produzione del calcestruzzo, e di distribuzione apparecchiature videopoker, il tutto accompagnato dal possesso di armi da fuoco.
Fra gli arrestati ci sono soggetti già conosciuti alle forze dell’ordine come Giovanni petrella, Arcangelo Romeo e Vincenzo De Simone appartanenti al clan Di Domenico ed autori – secondo le indagini dell’Antimafia – di un vero e proprio passaggio da un clan all’altro.
Nel corso dell’attività è emerso che il gruppo, attraverso l’indagato Luigi Sgambati e altri soggetti, organizzavano le gare clandestine di cavalli che venivano dopati prima delle corse che avevano luogo nella zona Asi di Nola.
Nell’ambito dell’esecuzione delle ordinanza di custodia cautelare è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di alcune aziende, autovetture, beni immobiliari e conti correnti.