Una protesta che ha abbracciato le arterie principali di Castellammare e che ha visto coinvolte decine di lavoratori appartenenti alla due ormai ex realtà lavorative del territorio.
Il grido unanime che è arrivato dalla piazza di stamattina è la richiesta di un rilancio industriale e produttivo per Castellammare, che rimetta al centro le due attività “principi” dell’indotto stabiese: il termalismo e la cantieristica navale.
Tuttavia, la protesta è sembrata quasi sfumare nel silenzio assordante di una città ridotta al lumicino e soprattutto rimbalzare contro i muri di una politica inerme incapace, come certificato nella giornata di ieri, persino di eleggere il Presidente del Consiglio Comunale.