Qualche settimana fa la nostra amica e collaboratrice, la scrittrice Livia Cipriano, ci ha segnalato un fatto davvero singolare accaduto in uno dei posti che fino a qualche anno fa era l’orgoglio, la storia e il vanto della città di Pompei: la Fonte Salutare.
Ebbene, proprio qualche settimana fa, sono spuntate dal nulla due belle panchine, riciclate chissà dove, perché non nuove, e piantate nel bel mezzo dell’improbabile prato che stende il suo arcigno tappeto verde a lato delle “macerie” di quella che fu la fonte dell’acqua ferruginosa, tanto conosciuta ed apprezzata da pompeiani e turisti. Due panchine inutili.
Inutili perché la fonte è ormai evitata dai pompeiani perché abbandonata e dimenticata dai governi cittadini che si sono succeduti e che ne hanno provocato il degrado. Inutili e, a nostro parere e secondo la nostra stessa amica Livia, sono posizionate in malo modo perché non lungo quello che resta dei viali che circondano la fontana orami chiusa e, questa volta realmente arrugginita, ma al centro del prato, dove è anche difficoltoso raggiungerle a causa del fondo sconnesso.
Inutili, soprattutto, perché non riusciamo a comprendere come un’amministrazione possa decidere di mettere due panchine nel bel mezzo del nulla, del degrado e dell’abbandono.
“A dire il vero – ha sottolineato Livia Cipriano – i guai di Pompei sono molteplici, ma stando seduta proprio su questa panchina, mi vengono in mente almeno due o tre fattacci legati allo scempio che ho davanti agli occhi. In primis, la fonte abbandonata, con l’acqua stagnante che sarà solo fonte di produzione di nugoli di zanzare che infesteranno la città. Gradini spaccati e reali trappole per quanti si azzardano ad attraversare quella che fu il ritrovo dei tennisti pompeiani. Altra cosa cancellata brutalmente ed inutilmente da Pompei. Ma il dubbio che più mi stringe al petto è dato da una domanda che guardando verso la città mi sorge spontanea: Che fine hanno fatto i cancelli in ferro battuto che chiudevano la Fonte Salutare? Ancora una volta spariti?
Angela Del Gaudio
