I tanti che avranno visto campeggiare i manifesti, con il logo sgargiante colorato e ben in vista, affissi in vari comuni del comprensorio stabiese e del Vesuviano avranno pensato sicuramente che il comune di Santa Maria La Carità sarà stato scelto per una delle tappe itineranti dell’Expo 2015 di Milano oppure che, addirittura, il comune sammaritano fosse tra i fortunati a poter allestire un stand in uno dei padiglione dell’esposizione a cui stanno accorrendo centinaia di migliaia di persone in questi giorni. Ma a ben vedere i manifesti della fiera campionaria di “Santa Maria Expò” si capisce che si tratta solo di una manifestazione, giunta alla sesta edizione ed organizzata dalla agenzia ‘Edea Eventi’, patrocinata dallo stesso ente comunale nonché dalla regione Campania.
Un evento che negli anni ha attirato tantissimi visitatori da tutti i comuni limitrofi. Ma quest’anno l’organizzazione ha voluto strafare ed ha pensato bene (o male, dipende dai punti vista) di modificare il logo dell’evento che fino alle ultima edizione è rimasto sempre lo stesso: la scritta ‘expo’ di colore rosso e nero, e in un formato stilizzato.
Quest’anno il logo dell’evento è cambiato, e chi lo ha disegnato ha deciso di effettuare un cambio radicale: via il nero per colori accesi e caratteri cubitali ben visibili. Un capolavoro, non foss’altro che gli ideatori hanno dimostrato scarsa fantasia.
Infatti il logo è un evidente ‘pezzotto’ di quello dell’Expo 2015 di Milano, una copia evidente del marchio che è balzata agli occhi di molti. I più curiosi si sono chiesti se la cosa fosse normale, cioè se il logo dell’esposizione di Milano non fosse coperto da copyright. Ebbene sì. Basta scorrere il sito web dell’esposizione di Milano ed imbattersi in uno degli articoli del regolamento, nello specifico quello che riguarda i diritti d’immagine di seguito riportato integralmente.
“Tutti i contenuti e le informazioni (…) come i testi, le immagini, i file video, i file audio e la grafica sono soggetti a copyright e sono tutelati ai sensi delle normative sul diritto d’autore. Tali siti possono inoltre contenere immagini il cui copyright appartiene a terzi. È, pertanto, vietata qualunque operazione di copia, modifica, estrazione o di utilizzo non espressamente autorizzata da Expo 2015 S.p.A., in forma scritta, del materiale presente sul sito, nonché ogni altra attività che possa ledere i diritti degli autori e dei titolari di altri diritti sulle opere dell’ingegno ivi accessibili”.
Tutto chiaro e semplice, tranne che agli organizzatori dell’evento che si terrà nelle prossime settimane al comune di Santa Maria La Carità. Questi ultimi pare non abbiano nessuna autorizzazione per riprodurre ed esporre il logo che richiama chiaramente quello dell’esposizione di Milano. Una pessima idea, oltre che un azzardo che potrebbe costare caro.