È un De Luca in ottima forma quello che parla ai napoletani in una sala (non la più grande a dire il vero) del cinema Martos di via Chiaia. Non dimentica niente: risposte alle accuse, alle illazioni, frecciate ai diretti avversari e in particolare a “pinocchio” Caldoro: “Altri cinque anni di questa palude burocratica e la Campania muore”. Sulla recente “vittoria” al Tar, non spende molte parole, non nomina neanche quelli che sono stati i firmatari del ricorso (il Movimento Cinque Stelle), ma si limita a sfoggiare una delle sue classiche battute di colore, di saggezza popolare: “I vasi vuoti fanno parecchio rumore”, e poi sorride compiaciuto alla platea che gli tributa grandi applausi.
Di sassi dalla scarpa ne ha parecchi, e quindi continua: “Con me si lavora sin dalle otto del mattino, non ho tempo per i mercati politici” – afferma, riferendosi alle polemiche in seguito all’accordo con l’UDC di De Mita: “Ma cosa credete, che io davvero sia interessato a favori di poltrone? Ma allora non avete capito niente: l’UDC è alleata a Roma con Renzi e anche in provincia di Salerno, hanno portato avanti lavori e progetti importanti. Forse tutto questo clamore è stato sollevato da quelli a cui non va giù questo allargamento della coalizione”.
Ancora: su Saviano, che in settimana lo aveva accusato di ospitare Gomorra nella sue liste, risponde sfoggiando la carta facile dell’uomo solo al comando che, non dovendo tener conto di nessuno, è libero anche di dire: “Certo, ci sono personaggi non limpidissimi. Può capitare. Ma questo non deve voler dire affossare decine e decine di candidati che sono gente onesta: se ci sono persone che non meritano il vostro voto, non votateli, semplicemente”.
Quindi nessun vero e proprio mea culpa, nessun passo indietro, ma anzi rincara la dose tirando in ballo ancora l’attuale giunta regionale: “Mi si accusa di avere Gomorra nelle liste quando il vice presidente del Consiglio regionale, accusato di essere il prestanome del clan Polverino, siede ancora indisturbato sulla sua poltrona” – e ancora – “Io la camorra l’ho combattuta in gioventù insieme ai contadini dell’agro sarnese, so bene che faccia ha”.
Poi spazio alle proposte, quelle che porta in giro per la Campania da mesi e mesi (una campagna elettorale iniziata praticamente a gennaio): si preme soprattutto sulla questione portuale, che definisce un“fallimento della giunta Caldoro”: “Si è perso più di un anno perché dovevano decidere a quale persona amica affidarne la gestione – ha attaccato De Luca – non si sono resi conto che hanno perso tempo prezioso, facendoci perdere altri punti, quando il porto di Napoli può far sinergia con Castellammare e Salerno per diventare la piattaforma dell’Europa sul Mediterraneo – ha continuato – “Con un impeccabile utilizzo dei fondi europei possiamo aprire e vincere la concorrenza con Civitavecchia e tutte le altre zone portuali del sud”.
Poi l’importante tema della sburocratizzazione: “Vogliamo che si faccia una anagrafe informatica degli atti amministrativi, in modo che ogni atto abbia un codice rendendo molto più veloce e facile la reperibilità di atti e documenti fondamentali che si perdono nella colossale macchina burocratica regionale”.
Poi su Napoli: “La Campania e Napoli non possono condurre vite separate – ha affermato – sono e devono essere interdipendenti. Penso soprattutto alle area di Bagnoli e Napoli Est: lì abbiamo tutta l’opportunità per avviare con decisione un progetto importante di riqualificazione urbana, ma questo si fa solo se si ha la volontà politica, cosa che in questi anni non si è vista. Quelle zone – ha continuato De Luca – rappresentano una straordinaria opportunità di spazi urbani, quindi di progetti privati e pubblici, quindi di lavoro, quindi di crescita”
Chiude poi ricalcando le stesse parole che all’inizio dell’incontro la segretaria campana del PD Assunta Tartaglione aveva pronunciato, quasi a voler sottolineare che il partito segue e approva il suo candidato, che non ci sono ombre o mal di pancia, che si va tutti d’accordo, anche a seguito delle varie polemiche sulle liste: “Il partito è unito, si va avanti compatti: abbiamo bisogno di tutti voi. Questa è l’ultima possibilità che abbiamo per non fallire”
Mario De Angelis