L’area in questione ricade nella perimetrazione dell’Autorità di Bacino Campania Centrale, di cui al piano di assetto idrogeologico, in area classificata a Pericolosità frana molto elevata P4 ed a Rischio frana elevato R3.
Sul posto sono intervenuti, il pomeriggio del 10 maggio, assieme agli agenti della Polizia Municipale ed ai Vigili del Fuoco, i tecnici Gori che avrebbero individuato un danneggiamento alla tubatura idrica causato, a detta degli operai, da una bruciatura di sfalci di potatura nel fondo limitrofo al camminamento.
“E’ l’ennesima triste storia di un dissesto annunciato – dichiara Claudio d’Esposito Presidente del WWF Penisola Sorrentina – dove i soliti ingredienti (incompetenza, menefreghismo, burocrazia… ed altro ancora) contribuiscono, giorno dopo giorno, a sgretolare letteralmente il nostro prezioso e fragile territorio. Quella di via Li Schisani è una storia vecchia ed arcinota: un decennio fa dopo il crollo della stradina furono eseguiti dei lavori pubblici, completati ad inizio ottobre del 2004, che poi vennero giù a causa delle forti piogge dall’11 al 16 ottobre, come denunciato in un accorato e dettagliato articolo, a firma Gaspare Adinolfi, apparso sul settimanale Agorà del 7 novembre. Numerose sono state le segnalazioni in passato da parte di turisti, cittadini e del WWF che, appena il 24 gennaio scorso, in occasione dell’ennesima fuoriuscita di acque fognarie, allertò telefonicamente la Polizia Municipale di Sorrento della situazione di rischio igienico-sanitario e di pericolo crollo di via Li Schisani.”
Stavolta la frana ha comportato un’evidente modifica dello stato dei luoghi e delle condizioni di precario equilibrio idrogeologico del sito con grave pericolo per la pubblica e privata incolumità, vista anche la presenza di acque sorgive che si stanno facendo strada nel corpo di frana e che, in caso malaugurato di pioggia, rischiano di portare la situazione alle estreme conseguenze.
Il WWF ha chiesto pertanto, a chi di competenza, un sollecito intervento allo scopo di accertare fatti e responsabilità e di promuovere ogni azione atta ad ottenere un immediato ripristino dello stato dei luoghi e della sicurezza del sito.
Inoltre il WWF ha chiesto di valutare se, in relazione ai fatti accaduti, siano state adottate da enti e/o amministrazioni competenti tutte le misure e le cautele idonee a salvaguardare il bene dell’incolumità pubblica, ovvero ogni precauzione al fine di evitare il danno derivante dalla frana di terreno, o se invece non sussistano, alla luce degli accadimenti attuali, eventuali responsabilità civili e penali (reato di disastro innominato colposo).
La frana: foto WWF Penisola Sorrentina.