Gragnano, dopo anni di attesa inaugurato l’Archivio Storico Comunale

archivio gragnanoDopo decenni di attesa, finalmente tutti i registri dal 1863 al 1958, sono disponibili per la consultazione. Una buona giornata per la Cultura della città. “Ora la speranza, come ha sottolineato il sindaco Paolo Cimmino, è che rientrino i tanti documenti e i registri antecedenti a quelli ritrovati. Ho consegnato i documenti presentati dall’architetto Camillo Ranieri per la costruzione della facciata del Corpus Domini, con la sua firma autografa”.
Ranieri fu anche il progettista della sistemazione di via Roma lungo l’asse eliotermico per asciugare i maccheroni sfruttando il vento e la luce del sol, fu anche autore della relazione ufficiale dopo la frana del 1841 che causò oltre 100 morti e progettista dell’unica chiesa a croce greca di Gragnano, quella del cimitero.
archivio gragnano 1“I documenti furono da me ritrovati inzuppati di acqua dopo l’incendio della parte di archivio posta nell’ex pastificio Emidio Di Nola e buttati nella spazzatura. Altri registri e documenti, asciugati per assorbimento tra i giornali e conservati presso la Pro Loco, sono andati dispersi, mentre numerosi documenti furono buttati come spazzatura. Altri sono scomparsi dagli archivi.
Ora c’è l’Archivio dove possono essere conservati e tutelati: attendiamo quindi fiduciosi che chi fortuitamente ne è venuto in possesso, li riconsegni per permetterne la fruizione a tutti gli studiosi”, dichiara Giuseppe Di Massa, presidente del centro di cultura e storia “Alfonso Maria Di Nola”.
L’idea è quella di ampliare sempre di più l’archivio, un appello diretto a tutti i collezionisti, ricercatori storici e cittadini, venuti in possesso in qualsiasi modo dei registri e di documenti comunali.
Carmine Iovine
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