Strane “segnalazioni” ad Ercolano: aumenta la tensione elettorale

elezioni-comunaliAumenta la tensione elettorale a Ercolano alla vigilia delle ormai prossime amministrative locali : continuano sinistre a pervenire segnalazioni di brogli legati a presunte compravendite di voti e a programmi elettorali in alcuni punti quanto meno “discutibili” . Al di la di qualsiasi considerazione avvilisce l’idea che ancora una volta a Ercolano nulla sia cambiato : calunnie, veleni e ancora calunnie. Lo si respira nell’aria, lo si legge sui social net work come facebook ormai pieni di farneticanti accuse a questo o quel politico. Caso starno però a queste accuse “verbali” non seguono mai denunce formali o pubblicazioni di prove certe. Ercolano non appartiene ad alcun politico ma agli ercolanesi.

Evidentemente decenni di mal governo non sono serviti alla città a riflettere su un punto che dovrebbe essere alla base di ogni processo evolutivo degno di tale appellativo. Ciro Buonajuto, Antonio Liberti, Gennaro Miranda, Gennaro Cozzolino e Dante Iovino : questi i cinque “cavalieri ercolanesi” a rappresentare le rispettive contrade politiche nella corsa a sindaco , queste cinque persone per bene pronte a cimentarsi nel più duro dei confronti elettorali. Allora basta con le ciance, con i sotterfugi, con “io so fare l’altro no” e soprattutto basta fango sull’immagine di una città già alle corde. Perché non ammettere questa realtà è mentire spudoratamente al popolo ercolanese. Sghignazzano nelle realtà vicine alcuni addetti ai lavori sulle vicende penose dei “cugini ercolanesi” : parenti guardati sempre dall’alto in basso e divisi all’interno da logiche contorte che hanno visto tra gli accusatori del modello ercolanese amministratori locali stessi in trasferta per lo shopping o l’aperitivo nella vicina Torre del Greco o a Portici. I cittadini devono credere in un cambiamento possibile della città, ci mancherebbe : ma a certe condizioni però non nel marasma e nel ridicolo in cui ogni giorno la città si sta venendo a trovare .

Della serie : occorre dimostrare che Ercolano non è “cosa di nessuno” ma di tutti gli ercolanesi. Sarà un’utopia, un meraviglioso sogno destinato a lasciare spazio ad una ben più triste realtà? Come diciamo sempre ai posteri l’ardua sentenza.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.