Illuminazione natalizia, erbacce e stucchi pericolanti. Destino crudele per l’arco di Striano

È dal mese di settembre scorso che alcuni cittadini hanno provato a segnalare all’amministrazione del sindaco Aristide Rendina il degrado dei beni artistici ed architettonici della città di Striano.

In particolare più volte, mediante l’utilizzo del web, è stata segnalata la folta vegetazione che sta crescendo di continuo sulla merlatura della Porta Civica di San Nicola, arco di Striano, unica porta superstite della cinta muraria medioevale che racchiudeva l’Universitas Histriani, citata con il termine Histricanum nella bolla di erezione della Diocesi di Sarno del 1066. Essa rappresenta un unicum nella Valle del Sarno e nell’Agro Nocerino Sarnese.

Con l’avvento della stagione primaverile, sono spuntati anche i fiori, almeno loro hanno cercato di abbellire il monumento strianese.

Analoga situazione di degrado per gli stucchi che contornano l’edicola in maioliche di Vietri della B. V. Maria dell’Arco, posta sul prospetto rivolto verso via Giuseppe Garibaldi.

Essi presentano gravi lesioni probabilmente dovute ad infiltrazioni di acqua. L’Illuminazione artistica è ormai completamente malfunzionante, in particolare i fari interrati e i faretti posti alla base delle edicole votive.

Da notare è la presenza dell’illuminazione natalizia che persiste da dicembre 2014, elemento orrido e antiestetico.

Il ripristino dell’illuminazione prevede una spesa a dir poco minima per l’ente comunale che, data la situazione economica del nostro paese, non ha abbastanza fondi per la manutenzione ordinaria.

Anche se si procedesse alla sostituzione dei proiettori con alcuni di nuova generazione e con tecnologia Led la spesa non è molto elevata.

Insomma, ci vuole poco per far tornare a splendere il simbolo di Striano, basterebbe un giardiniere e un elettricista. Forse la cultura e l’arte non sono tra gli interessi dell’amministrazione Rendina.

 Raffaele Massa

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano