Quello che è successo lo scorso pomeriggio conferma soltanto un pensiero generale: bisogna rivedere le priorità della città. Tutto ha inizio quando il Sindaco Cimmino ha richiesto alla parrocchia San Leone di liberare i saloni del chiostro di Sant Agostino, affidatigli in comodato d’uso, per poterli destinare all’Ufficio del Giudice di Pace. I parroci e i fedeli non hanno visto di buon occhio questa richiesta infatti si sono attivati per raccogliere firme per una petizione. Lo scorso pomeriggio tale petizione, che ha ottenuto ben 3158 firme, è stata consegnata al comune dal parroco don Luigi Milano e dal viceparroco Alessandro Colasanto.
Quest ultimi, compiendo un gesto “forse un po troppo plateale”, hanno sfilato con circa 300 persone attraversando via Marianna Spagnuolo, via Starza e via Vittorio Veneto fino ad arrivare al Municipio. Si, è vero, forse quei saloni potrebberoservire per dei progetti per i giovani; è vero anche che la manifestazione è stata una cosa “positiva” perché fa capire che ci sono ancora “valori”; ma… i tanto acclamati progetti per i giovani dove sono? E dov’era lo stesso corteo quando fu fatta la manifestazione per evitare la chiusura della ferrovia?
E dove sono i giovani quando le associazioni fanno eventi culturali? Bisogna essere uniti sempre per il bene del comune e non solo quando la cosa ci fa comodo. Bisogna imparare ad avere coerenza nella vita. 3158 persone servono ogni giorno per evitare che la città continui a cadere nel lento burrone del degrado.
Libera Padovano