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Boscoreale: a casa la giunta. Lunedi forse il rimpasto

balzano comune boscorealeÈ finita così come doveva finire, a Boscoreale: tutti a casa. La giunta, ovviamente. Il sindaco Balzano ha ritirato le deleghe ai suoi assessori e tiene tutto in mano lui.

Rimpasto, ci sarà. Lunedì. Forse. Oppure martedì. Urge, che ci sia. Le regionali sono alle porte e non è possibile starsene alla finestra a guardare. Chi avrà l’incarico di nuovo assessore si muoverà meglio e motivatamente per portare voti alla propria corrente politica. E dunque, Balzano dovrà far presto.

La decisione di rivedere certe posizioni e bacchettare certi atteggiamenti politici non poteva essere più rinviata. Pena una grossa figuraccia con l’elettorato. Di destra, centro o sinistra che fosse. Tafuro, che aveva lanciato la pietra nello stagno politico tentando di fare le scarpe alla coalizione che da due anni guida Boscoreale e alla quale lui stesso apparteneva, ha perso il round. Per adesso.  Un manifesto e dichiarazioni di fuoco avevano acceso la campagna elettorale e la politica locale. Erano nove (Patrizia Buono, Gaetano Crifò, Gaetano Campaniale, Francesco Faraone, Gennaro Langella, Antonio mappa, Giacomo Tafuro, Michele Vaiano e Salvatore Nastri, che però non aveva apposto la firma sul documento poi consegnato alla stampa) i firmatari della “cartha costituente” il nuovo gruppo. Tutti consiglieri. E dunque, se non fosse successo qualche cosa, il sindaco Balzano sarebbe stato in balia di una nuova maggioranza. Poi, uno dei sottoscrittori, Antonio Mappa, ha ritirato il consenso al nuovo gruppo ed è stato lo scatafascio. Accuse e denunce. Da una parte e dall’altra. Ma, alla fine, oggi, si è arrivati a un faccia a faccia con numero pari: otto a otto, con il rientro di Mappa.

E dunque, non avendo più problemi è arrivata la risposta politica di Balzano: tutti gli assessori  a casa. Resta, così, fuori dai giochi, lo stesso Giacomo Tafuro, che nella vecchia giunta aveva il suo assessore, Lucia Blasio. Chi la sostituirà? L’ipotesi di lavoro ammette una soluzione che vorrebbe il posto della Blasio appannaggio di un nome indicato da Mappa, che con il suo rientro ha scongiurato il pericolo di «caduta» del governo.

Sarà così? E chi lo può sapere, al momento. Ieri c’era stato anche un comunicato dal “Palazzo” in cui Balzano sottolineava «Questa deve essere anche l’occasione per fare un bilancio di quanto realizzato finora, e di riflettere su quello che bisognerà ancora fare per completare il programma amministrativo. La crisi economica che stiamo attraversando a livello nazionale, che si ritorce sugli Enti locali ci obbliga a una profonda azione di revisione delle priorità d’intervento sul territorio, anche alla luce dei robusti tagli e delle drastiche riduzioni dei finanziamenti statali. Auspico che il confronto e la riflessione tra le forze politiche si risolva nel più breve tempo possibile per il bene della città, poiché abbiamo incombenze e scadenze gravose e importanti che ci attendono, primo tra tutti il bilancio di previsione, non dimenticando, però, che è in itinere la realizzazione di rilevanti opere pubbliche, frutto del nostro impegno, che contribuiranno allo sviluppo della nostra comunità»

Certo che stamani – raccontano i bene informati – il primo cittadino è arrivato di buon mattino nella piazzetta antistante la casa comunale e l’ha «presidiata» lungamente. Come a dire: il sindaco sono ancora io e decido io se, come e quando ce ne andiamo a casa e ci prepariamo a un nuovo confronto elettorale.

 Mariella Conte        

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