Sotto sequestro conti correnti, beni e quote sociali della “Castello di Miasino srl”: per l’Antimafia la società è riconducibile alla moglie di Pasquale Galasso, elemento di spicco della camorra e in particolare della Nuova Famiglia che intraprese negli anni ’80 la guerra con la Nco di Raffaele Cutolo. L’azienda ha sede in Piemonte e in particolare a Miasino, in provincia di Novara.
L’operazione è stata effettuata dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata, che hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni ai fini della confisca emesso dalla Corte d’Assise d’Appello di Salerno su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
L’indagine patrimoniale, condotta dai carabinieri dall’agosto 2012 al febbraio 2013, ha consentito di documentare che l’immobile, già sequestrato una prima volta nel 1994, nel 2002 era stato concesso in locazione ad uso commerciale alla società Castello di Miasino srl le cui quote societarie, dopo la sottoscrizione del contratto, erano state cedute alla consorte di Galasso, eludendo in tal modo il divieto di sublocazione e cessione del contratto ad altri senza autorizzazione. Il 17 febbraio scorso l’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata ha ottenuto lo sgombero dell’immobile, avviando il 25 marzo successivo l’iter per la destinazione del bene alla Regione Piemonte.