“Impediamo che venga calpestato il valore della vita umana e che le vittime della strada si vedano ridurre gli indennizzi da parte delle assicurazioni. Alla luce di questo chiediamo con forza una modifica del DDL Concorrenza nella parte che modifica le norme del Codice delle Assicurazioni riguardanti la responsabilità civile auto”. Questo il grido d’allarme che arriva da Calenzano, in provincia di Firenze, dove è in corso di svolgimento il convegno dal titolo “Carta di Bologna: Firenze Raddoppia. A tutela del cittadino, a garanzia della libera impresa”, promosso tra gli altri dall’Associazione Valore Uomo presieduta dall’avvocato Giuseppe Mazzucchiello, e che vede anche la partecipazione del dottor Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia del Governo Renzi, oltre che di deputati, senatori, consiglieri regionali e rappresentanti delle associazioni.
All’evento dedicato alla “Carta di Bologna”, realtà alla quale hanno aderito i rappresentanti dei consumatori, dei danneggiati, dei carrozzieri, dei patrocinatori stragiudiziali, degli avvocati, dei medici e dei periti, stanno manifestato il proprio deciso dissenso a quella che viene considerata la “controriforma Rc Auto”.
La manifestazione si tiene ad un anno di distanza dal proficuo incontro che vide come ospiti d’eccezione Brigitte Castel e Jean Pais, relatori sulla legge Hamon definitivamente approvata in Francia. La Carta di Bologna è tornata a far tappa in Toscana per cercare una sintesi fra i disegni di legge presentati alla Camera dei Deputati, in alternativa al DDL Concorrenza sulla riforma Rc Auto, a favore di una libera scelta dell’automobilista in un vero libero mercato.
“La Carta di Bologna il DDL Concorrenza – ha dichiarato l’avvocato Mazzucchiello – nella parte che modifica le norme del Codice delle Assicurazioni riguardanti la responsabilità civile auto, avrebbe come reale obiettivo la riduzione degli indennizzi per le vittime della strada calpestando il valore della vita umana, la consegna del mercato delle autoriparazioni nelle mani delle compagnie di assicurazione, abbassando la qualità delle prestazioni e una diminuzione delle garanzie e dei diritti al danneggiato in cambio di uno sconto sulla polizza”.
I partecipanti all’incontro di Firenze propongono una riforma del settore che garantisca “l’ingresso di compagnie straniere e la riduzione della quota di mercato nelle mani di una sola compagnia al 10%; la libera scelta del medico legale e del carrozziere di fiducia; la terzietà del valutatore del danno (non può essere un perito a libro paga di chi deve indennizzare, ma un soggetto terzo non in conflitto di interessi); un authority realmente indipendente estranea agli interessi del mondo finanziario e assicurativo, fuori da Banca d’Italia; tariffe collegate all’andamento dei profitti (più sono alti meno deve pagare l’assicurato) e a reali investimenti per la sicurezza stradale”.