Beni archeologici nell’area flegrea, Gallo (M5S): Soprintendenza denuncia penuria fondi del Mibact

Luigi-Gallo“Avevo chiesto alla Soprintendenza archeologica campana di mettere in sicurezza e valorizzare i beni archeologici dell’area flegrea. La risposta del soprintendente di Salerno Campanelli mi sembra l’ennesima dimostrazione che questo governo sia disinteressato a rilanciare cultura e turismo in Italia e al Sud.

Da un lato c’è il Mibact che continua a tagliare fondi e personale lasciando alle Soprintendenze soltanto i finanziamenti europei, dall’altro i Comuni come quello di Pozzuoli che, nonostante le segnalazioni, non si prodiga per la riqualificazione nel nostro patrimonio”.

Lo afferma il deputato del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo che nei giorni scorsi ha ricevuto dalla Soprintendente di Salerno Adele Campanelli dei chiarimenti in merito ai mancati interventi di riqualificazione di tre aree archeologiche situate a Pozzuoli, la colombaia di via Vigna, la colombaia di Fraia e la villa di epoca imperiale, e di due siti, la villa Rupestre e la grotta Papera, nel quartiere Pianura di Napoli.

“Il patrimonio archeologico flegreo – spiega il Soprintendente – è tanto ingente da meritare appositi finanziamenti o interventi straordinari”. Gli interventi effettuati sono stati sempre “eseguiti con fondi Por Campania – aggiunge – risultando insufficienti i fondi messi a disposizione dal ministero”. Inoltre sul columbario di via Vigna, situato all’interno della scuola Diano di Pozzuoli, la Soprintendenza spiega che “più volte si è segnalata al Comune di Pozzuoli la necessità di un intervento di valorizzazione, purtroppo senza alcun esito”.

A causa della mancata messa in sicurezza dell’area antistante la scuola di via Vigna, negli anni ’90 un ragazzino cadde all’interno di una cavità presente e rischiò di morire per le esalazioni tossiche.

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