“Dopo le parole, i fatti”: le richieste dei cittadini ercolanesi ai candidati sindaco

Municipio ErcolanoDopo le parole attendiamo fatti concreti : questo in sintesi a Ercolano il pensiero dei residenti all’indomani del confronto tra i cinque candidati a sindaco Ciro Buonajuto, Antonio Liberti, Gennaro Miranda , Gennaro Cozzolino e Dante Iovino. Premesso che ormai si polemizza in città su qualsiasi informazione  amplificando al massimo l’effetto di controversie  pubbliche o episodi teppistici si è giunti ad un tale livello di promesse, di “saremo migliori degli altri”, da chiedersi francamente dove fossero questi guru miracolosi sino ad oggi.

Nella comune buona fede e certi di interpretare l’amore per i luoghi di questi politici di razza al cittadino ercolanese non resta che contemplare le inefficienze storiche e le carenze logistiche confidando in una lenta bonifica post elezioni. In paese non si sente che: “Le liste del nuovo non sono altro che riciclo del vecchio”….” sete di potere a tutti i costi”…. “ipocrisia e scarsa personalità politica in chi pretende di guidare Ercolano” : a questo punto solo il tempo scioglierà i nodi che da tempo bloccano  la comunità nel più inutile immobilismo. Mai si era giunti a tanta polemica in campagna elettorale, mai si erano raggiunti toni d’offesa così forti da violare palesemente le norme del vivere civile e dell’educazione.

Ci si chiede allora come questa “guerra elettorale” possa cessare di colpo il 1 giugno, come sarà possibile governare un paese di fatto scisso in guelfi e ghibellini come se niente fosse mai accaduto. Allora : una miserabile farsa o il segnale tangibile di un cambiamento radicale nel modo di concepire la politica? Lo scopriremo a breve. Intanto Ercolano continua ad essere oggetto di ilarità  : nella vicina Portici o a Torre del Greco a criticare la cittadina degli scavi spesso sono proprio alcuni amministratori.

Chi ha buona memoria ricorda che tempo addietro suscitò scalpore la notizia che alcuni consiglieri comunali , pur essendo residenti a Ercolano,  iscrivessero i propri figli in età dell’obbligo scolastico  in istituti statali di paesi confinanti violando palesemente quanto previsto dalla legge. Della serie : o si cambia o si affonda.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.