“Giggino Scornalavacca e il mistero della Papare Guardiani”: al “San Francesco” la piece di Ragozzino

locandina 1La compagnia teatrale Le maschere di creta” presenta in anteprima il 25 e 26 maggio al Teatro San Francesco di Scafati la commedia “Giggino Scornalavacca e il mistero della papera guardiana“, pièce in due atti ed un epilogo di Giovanni Ragozzino, ferroviere per professione, cresciuto con la passione del teatro e della poesia, da alcuni anni attore in diverse compagnie teatrali amatoriali.
L’autore presenta al pubblico il suo  lavoro di fantasia, inedito, frutto di anni di dedizione, delusioni, fatica ma soprattutto Amore, scritto con l’aiuto e la consulenza artistica di Giosuè Formisano e di Vincenzo Donnarumma.

 “Ho voluto dar voce a due personaggi, Piripì e Violetta – anticipa il regista – costruendo attorno a loro una storia verosimile. La trama ruota intorno al personaggio di Giggino Scornalavacca, pasticciere sessantenne, estremamente parsimonioso, lasciato dalla moglie per presunti comportamenti lascivi verso il sesso femminile, rimasto prigioniero,per una serie di eventi e circostanze, di una delle sue tante bugie.

Propenso alla menzogna ed attaccato al denaro, accuse che respinge con forza negando molto spesso persino l’evidenza, il protagonista si divide tra l’esuberanza di alcuni clienti della pasticceria e le preoccupazioni per le sue tre figlie in età da marito, fino a che un giorno un’eredità inaspettata trascina Giggino in un mondo inverosimile, che lo aiuterà a riflettere e a decidere una volta per tutte a mettere ordine nella sua vita”.

Grazie al sostegno del Centro ottico ed audioprotesicoRuocco di  Pompei ed il 3 Storedi Corso Nazionale di Scafati, sarà messa in scena unastoria apparentemente grottesca, che  darà allo spettatore lo spunto giusto per riflettere su tanti temi legati alla famiglia ed ai valori coniugali.

La compagnia “Le maschere di creta“, che sostiene TRAME AFRICANE  onluse l’Associazione di volontariato in famiglia di Nocera Inferiore aspetta tutti gli appassionati, per vivere insieme un emozionante momento di teatro “perché – come diceva Pirandello – una realtà non ci fu data e non c’è; ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere; e non sarà mai una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile”.

Agnese Serrapica

 

 

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