“Una donna indifesa” è un ricercato “viaggio-studio”, che diverte e coinvolge sulle note della Kalinka sovietica, la canzone russa più famosa di tutti i tempi. Diretto da Roberto Ingenito, lo spettacolo è interpretato da Massimo Bonsai, Adelaide Oliano e lo stesso Ingenito. Racconta l’incomunicabilità degli esseri umani, a tratti grottesca e con tinte comiche. L’ambientazione è una banca: la signora Scitova va all’ufficio del direttore perché il marito è stato licenziato e pretende i soldi che le spettano. L’impossibilità di giungere a una soluzione sfocia in una “mitragliata” drammaturgica dai ritmi serrati e incalzanti.
“Le (s)confessioni”, interpretato da Antimo Casertano e Ciro Giordano Zingaro, il secondo spettacolo, ambientato nel confessionale di in un’anonima chiesa, in cui si rincorrono infinite verità. Padre Finnegan ascolta Joshua; dovrebbe aiutarlo a guardare la sua anima e i suoi ricordi. Ma in realtà il fedele è lì perché il parroco, circa trent’anni prima ha abusato sessualmente di lui, in nome di un amore perverso e letale. L’epilogo porta entrambi alla morte.
Il terzo spettacolo in scena è “Operazione Erode”, diretto da Giovanni Merano e interpretato da Fabio Balsamo, Francesco Saverio Esposito e Carlo Liccardo. Concilia le idee futuristiche e fantascientifiche alla banalità del male. Racconta di tre uomini venuti dal futuro, con lo scopo di ammazzare Hitler quando è neonato, per cambiare il corso della storia. Linguaggio diretto e semplice, che riesce a coinvolgere perché rinuncia al superfluo e predilige l’essenziale.
Prossimi appuntamenti, 30 maggio, con “Ci vediamo da Bice” di Camilla Scala, 13 giugno con “Alle nozze, ai balli, ai canti! Villanelle, moresche e canzonette napolitane”, nato dall’idea del Laboratorio Turchini, in collaborazione con PompeiLab, regia di Enrico Vicinanza; 11 luglio, “Pinocchio per caso”, di Viviana Miele e il 18 luglio, “Affari illegali di famiglia”, di Emanuela Giordano.