Il Gazzettino vesuviano | IGV

Agropoli, è finale play off

Giulio Russo (presidente BCC Agropoli) (2)AGROPOLI – Agropoli è una città in festa. Gli sportivi (e non solo) della località cilentana si godono i successi che continua a far registrare il BCC Agropoli nel girone D del campionato nazionale di serie B. La pallacanestro cittadina continua a far parlare di sé, a suon di risultati utili e di successi, che la fanno ripetutamente balzare agli onori della cronaca nazionale.

E’ infatti volata in finale la compagine biancoblù. Il successo per 3-0 ottenuto nella serie contro Amatori Pescara ha chiuso il discorso semifinale e ne ha aperto un altro, che la vedrà impegnata, per la prima delle cinque sfide in programma, il prossimo 28 maggio al PalaDiConcilio. L’avversario della finale sarà la squadra vincitrice tra Ambrosia Bisceglie e Nuova Aquila Palermo, attualmente ferme sul 2-1 in favore dei pugliesi e che questa sera si affronteranno in terra siciliana per gara-quattro della serie.

Dopo le prime due sfide vinte in scioltezza tra le mura amiche, la truppa di coach Paternoster è riuscita a bissare il risultato anche in gara-tre in terra abruzzese, riuscendo però ad imporsi solo di misura 83-84, grazie ad un canestro impossibile di Parrillo (15) allo scadere, tra i migliori in campo, insieme a Romano (16), Marulli (12) e Molinaro (13). Si è così computa l’ennesima prova di forza stagionale dei delfini, che proseguono la propria marcia di avvicinamento alla serie A2 unificata della prossima stagione agonistica. Un traguardo storico per la pallacanestro agropolese, di grande rilevanza e dal forte impatto mediatico per una piccola realtà come quella salernitana. «Voliamo in finale con un meraviglioso gruppo di ragazzi ed uno staff tecnico eccellente. Ma ancora più strepitosi – ha esclamato il presidente Giulio Russo – sono stati ancora una volta i nostri immancabili tifosi, giunti fino a Pescara a sostenere questa squadra e ad incitare i ragazzi fino alla fine, in maniera davvero encomiabile. Stiamo scrivendo la storia e non vogliamo fermarci qui».

 

 

 

Antonio Pollioso

Exit mobile version